Quando avevo 20 anni non sapevo nemmeno cosa fosse una blusa e non sono nemmeno sicura che allora esistesse in questa accezione. I capi da indossare sul torace si dividevano in camicie, magliette in cotone e top molto strani e leggeri da indossare la sera. Qualche camicia era di seta e molto più sottile assomigliando a quelle che oggi chiamiamo bluse.
Una blusa infatti è un top, un po’ elegante, di tessuto sottile e non aderente. Solitamente è in seta o simil seta, può avere maniche lunghe, corte o non averle proprio così come può essere leggermente avvitata o molto ampia, assomigliare più a una camicia con bottoni e colletto o essere completamente priva di entrambi.
Descritta in questo modo non ci ricorda la ricetta del capo versatile e utile che trattiamo di solito su questo blog, ampia, molla, priva di forme, la prima che ci si para davanti è una palandrana lunga e oversize che si vede negli scadenti cataloghi plus size. Invece è proprio questa sua variabilità a renderla molto versatile, non solo come abbinamenti, ma soprattutto come fisici, mentre la camicia con la sua rigidezza e il suo taglio molto rigoroso, poco modernizzato si prestava soprattutto a certi fisici e ne mortificava altri la blusa ha talmente tanti modelli diversi che è pressocchè impossibile non trovarne una che fa per voi.
Come la scegliamo quindi a seconda della forma del corpo?
Alle Pere sta bene una blusa un po’ accollata, senza bottoni e con uno scollo a barchetta, per ampliare spalle e seno, l’ideale sono quelle con arricciatura sulle maniche e d’estate con maniche ad aletta. Sono adatti sia i modelli leggermente ripresi in vita, basta che non terminino proprio a metà fianchi, sia quelli dritti, inseriti dentro una gonna a vita alta.
La donna a Triangolo Invertito invece sceglierà più il modello a camicia con bottoni ed estremamente sottile, per lasciare sbottonato quanto le serve per minimizzare seno e spalle, per evitare l’effetto tenda punterà su un modello a peplo, con una bella balza movimentata che le allarghi i fianchi, o la inserirà dentro la gonna, gli spacchi poi sono un ottimo modo per dare movimento.
La donna a Rettangolo grazie alla blusa acquisterà femminilità senza sembrare una caricatura, sceglierà i modleli più accostati al corpo e dritti, anche un pochino più rigidi e magari con piccoli dettagli che movimentano la figura senza stravolgerla: una balza in fondo, una ruches sul davanti, uno scollo o fiocco sulla schiena.
Le donne a Clessidra, anche le più formose riescono a smorzare un pochino le curve senza infagottarsi proprio con questo capo sottile e morbido. Sceglieranno uno scollo ampio anche se non lascierà intravvedere il seno e la lasceranno dritta se sono poco formose, altrimenti la infilerann dentro una gonna a vita alta (anche a matita) o la riprenderanno in vita con una cinturina.
Anche le donne a Mela dovrebbero amare questo caso, persino quelle con tanto seno non rischiano l’effetto tenda con una blusa scollata ma lasciata dritta dal seno, dovranno sempre scegliere uno scollo ampio o a v, anche quando il seno è poco per non ampliare troppo le spalle e preferire i modeli con gli spacchetti. Le Mele a 8 possono puntare anche sui bellissimi e rarissimi modleli incrociati e leggermente ripresi in vita, e se li trovano consigliarli a tutte le amiche.
Qual è il vostro modello di blusa preferito? Io in estate amo quelle a barchetta bianche con un fiocco sulla schiena, mentre in inverno preferisco un taglio dritto con maniche arricciate e bottoncini sulla schiena da infilade dentro una gonna a ruota, non mi piaccion invece le bluse con bottoni e colletto, non mi donano affatto.
