Ogni estate arriva questo periodo nel quale ogni programma tv, ogni spot pubblicitario, cartellone, articolo di giornale che abbia qualche anche vago riferimento a moda o cosmetica parlano di Prova Costume.
Io odio questo termine: prova costume. Lo odio molto di più di quanto odi i leggings e la tappezzeria (ognuno ha le sue fisime). Lo odio perché legittima una serie di cose che danneggiano la nostra autostima e ci autorizza a torturarci e mortificarci l’un l’altra.
Prova costume significa che sta per arrivare l’estate e devi dimagrire, e per farlo rapidamente e in modo poco sano ti rifugi in barrette, pillole, diete fai da te, esclusione totale dei carboidrati (povero fegato) e tutto quello che nella frenesia della corsa la pubblicità propone.
Prova costume significa scegliere uno sport che odiamo solo perché ci illudiamo ci farà perdere due taglie in un mese.
Prova costume significa spendere patrimoni in trattamenti e creme che non hanno il tempo di funzionare invece che scegliere con calma qualcosa che faccia davvero bene al nostro corpo, e alla sua salute.
Prova costume significa legittimare il body shame, sia riflessivo che ci incita a insultare la nostra immagine allo specchio, sia nei confronti delle altre “Hai visto quella? Come può presentarsi così in spiaggia?”
Prova costume significa in sostanza vendere prodotti: se noi tutte realizzassimo che con o senza cellulite, con o senza smagliature, con o senza pancia nessuno ci impedisce di andare al mare e il mare anzi ci accoglie con gioia come sopravviverebbero le industrie cosmetiche e diet-alimentari? Se gli spot ormai vivono e alimentano la nostra insicurezza noi non riusciremo a superare la prova costume perché non c’è mai messuno abbastanza pronto per tale prova.
Comunque voi siate, andate al mare, adesso! E occupatevi del vostro corpo tutto l’anno, ma coccolandolo e pensando alla sua salute non al semplice dimagrimento. Non c’è nessun “difetto” fisico che vi impedisca l’accesso alla spiaggia, non lasciatevi fermare da quello che vi hanno messo nella testa solo perché avevano bisogno di vendervi qualcosa.