Può capitare di svegliarsi la mattina e fissare l’armadio con sguardo vacuo. Di solito si prendono i soliti jeans, una maglietta e le scarpe da ginnastica, ma oggi non ci soddisfa più, vorremmo qualcosa di diverso, il solito modo di vestire ci sta stretto, ma non sappiamo dove e cosa cambiare. Magari era il look che avevamo al liceo e che per pigrizia abbiamo portato avanti fino all’università, ma ora capiamo che non ci rappresenta più, vorremo cercare di essere più femminili, più eleganti, più moderne, ma non sappiamo come.
Il primo spassionato consiglio per affrontare un cambio di look è andare per gradi, per due ragioni. La prima e la più importante è che non sapendo ancora che direzione prendere andare per gradi permette di commettere meno errori, capire cosa ci piace e quindi spendere meno. La seconda e non meno importante è che così non scioccherete i vostri colleghi o amici. Vi assicuro che la gente non è abituata ai cambiamenti e se vi presentate dall’oggi al domani in gonna e camicetta i commenti si sprecheranno e non saranno certo tutti complimenti. Io l’ho fatto e ho raccolto da: “Ah, come mai in gonna, ci vuoi provare con l’assistente del corso?” Tale assistente veniva vestiti con jeans attillati, scarpe a punta e sciarpa fucsia, un Crocodile Dundee Dandy insomma. E da un compagno di università che si credeva particolarmente simpatico: “Gonna marrone stivali marroni cappotto marrone, ti ha xxxxxx addosso un elefante oggi? Ahaha!” Quindi se temete per la vostra autostima o per la salute fisica di chi vi rivolge un commento, andateci piano.
Durante il primo step, se così possiamo chiamarlo, è quindi meglio mantenere i jeans e ingentilirli con pochi cambi di abbigliamento. Il modo più semplice per ingentilirli è lasciare a casa le scarpe da ginnastica e sostituirle con ballerine o stivali rasoterra, aggiungere un cintura dello stesso colore delle scarpe e un maglione a v o collo alto di un colore neutro bianco o nero, o di un colore che indossate spesso (ma che non faccia a pugni con scarpe e cintura). La differenza si noterà dai dettagli, dal look più sobrio, ma comunque vivace(basta aggiungere un paio di orecchini colorati) e gli altri penseranno che c’è qualcosa di diverso, che state meglio, ma che non saprebbero dire cosa.
La seconda fase invece è più “introspettiva“, è necessario porsi delle domande su cosa ci dona, che modelli che colori, ma anche cosa ci piace e come vorremo essere. Mentre vi ponete queste domande dovete fare due cose: guardarvi intorno osservando gli altri, e non prendere nessuna donna come modello, men che meno se famosa e super patinata. L’importante è chiedersi cosa piace a voi stesse, cosa vi ispira e che immagine di voi volete dare. Io per trovare il mio look, molto femminile nei tagli ma molto semplice nell’insieme, ci ho messo molto, e il processo è stato attivato perchè per qualche hanno ho dovuto giocoforza abbandonare i jeans. E queste domande continuo a farmele anche ora.
La terza fase richiede il coraggio di stravolgere un po’ di più il guardaroba. Avete deciso che un capo vi ispira? Dopo averlo comprato dovete trovare il coraggio di indossarlo spesso, non solo per la grande occasione. Se avete deciso che i vestitini vi donano e che vi piace tanto indossarli non possono essere relegati alle uscite serali, magari solo per una festa o una cena elegante. Dovete trovare il modo di indossarli anche per andare al lavoro, anche quando piove. Ovviamente non saranno gl stessi abiti delle cene di gala, non c’è niente di peggio che vedere una ragazza alle 7 di mattina vestita da sera, saranno modelli più semplici, di tessuto più pratico, abbinati a stivali senza tacco e a cardigan e maxi sciarpe.
Ovviamente il primo giorno che vi presenterete con un vestitino invece che con jeans e ballerine i colleghi potrebbero mostrarsi un po’ stupiti (non quanto se si foste state in tuta fino al giorno prima), ma la gente si abitua prima di quanto si immagini e una volta che vi avranno ri-etichettato potrete stare tranquille.
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