Io amo nuotare e nuotare per me significa piscina, cloro, cuffia e occhialini. Certo mi piace il mare, ma lì non è la stessa cosa. non si può andare diligentemente da una parte all’altra e spegnere il cervello.
Il nuoto non è lo sport per me, lo sport per me sarebbe la corsa. Ho praticato assiduamente nuoto dagli 8 anni fino ai 20, gli ultimi 5 anni più blandamente, e ha avuto il pregio di ampliare un po’ di più le mie spalle da donna a pera, ma ha ingrossato anche i muscoli di gambe, cosce e polpacci, per questo non è lo sport per me. Ma non per questo lo amo di meno. Non si può scegliere abbandonare ciò che sia ama solo per dimagrire, è una scelta che ho deciso di non fare più. Ho smesso di nuotare completamente negli ultimi anni per motivi di salute e di lavoro, nessuna piscina è abbastanza vicina all’ufficio e viaggiando in autobus tutto sembra più distante.
Ieri però casualmente mi è capitata di nuovo l’occasione. Il cielo era grigio e la spiaggia non era in programma, e stavo mollemente cercando qualche amica con cui trascorrere il pomeriggio, aspettandomi le solite scuse: “Devo pettinare il gatto, mi è scappato lo scarafaggio domestico, devo fare la marmellata di fichi con la nonna (i fichi sono settembrini)”. Invece un’amica mi ha risposto che andava a nuotare e mi sono aggregata con entusiasmo. Nove euro per nuotare in una vuota piscina olimpica, con il sole che faceva capolino tra le nubi e mi abbronzava le spalle.
La sensazione di essere tutt’uno con l’acqua, che a ogni bracciata cancellava i miei problemi, le mie ansie… e poi da quando ho smesso di preoccuparmi del peso, ma sono della mia salute ho iniziato a dimagrire, ma la salute non è migliorata. Sarà come quando cerchi le chiavi della macchina e trovi lo scotch che era sparito da settimane?
D’altra parte il nuoto è uno sport democratico: “Anche le più belle sembrano sfigate e bruttine con la cuffia, tranne forse Natalie Portman”