Questo confronto non riguarda uno specifico modello di pantaloni, visto che tutti i pantaloni (alcuni più di altri) possono avere la vita più o meno alta, ma analizza i pregi e difetti del tipo di punto vita scelto.
Il pantalone a vita alta si chiude sopra l’ombelico.
Il pantalone a vita bassa si chiude sotto le anche.
La moda ci ha imposto l’una o l’altra abbottonatura senza mai spiegarci che diverso effetto creino sulla figura.
I pantaloni a vita alta sono un perfetto alleato per slanciare le gambe, sottolineare le curve e il punto vita. Chi ha la vita stretta e i fianchi larghi avrà più facilità di trovare modelli che le si adattino meglio se sceglie la vita alta, perché seguono la morfologia del proprio fisico. Purtroppo però la vita alta ha anche qualche difetto: accorcia il busto, il che penalizza molto chi è più prosperosa e allarga un po’ i fianchi, questo semplicemente perché enfatizza la forma sinuosa del corpo. Meglio colori scuri e modelli svasati quindi per chi è più a pera, modelli aderenti solo per le clessidre coraggiose, mentre quelli a palazzo a vita alta è meglio lasciarli a chi è più asciutta. Ricordate, un’eventuale pancia straborderà sotto di essi.
I pantaloni a vita bassa sembrano più facili da indossare ed hanno il notevole vantaggio di non enfatizzare il lato b, perché non lo fasciano completamente. Gli svantaggi però sono notevoli: si chiudono infatti sulle anche o poco sotto e questo per chi ha le ossa del bacino larghe è una tortura, sia nel trovare il modello che nell’indossarli. Se li si compra troppo stretti quindi si crea un orribile effetto straripamento delle maniglie dell’amore, se troppo larghi di modo da evitare tale effetto, rischiano invece di scivolare lasciando intravedere gli slip, cosa tollerata a 15 anni e non oltre. Il pantalone a vita molto bassa poi accorcia le gambe e allunga il busto, cosa enfatizzata dal fatto che andrà indossato con maglie lunghe (altrimenti la polmonite è dietro l’angolo). Un punto vita a quest’altezza donerà di più su modelli con taglio dritto o stretti in fondo e a chi è meno formosa. Un’eventuale pancia straborderà sopra di essi.
Ci viene in aiuto la via di mezzo che si chiude tre dita sotto l’ombelico. Con questo tipo di modello infatti si mettono d’accordo molti pro e contro. La pancia in primis non straborderà perché tagliata in due dal bordo. Saranno sufficientemente a vita alta da accogliere le maniglie, ma non tanto da enfatizzare i fianchi; chi ha la vita stretta riuscirà a trovare il modello giusto (che non sia troppo largo dietro) e chi ha le anche larghe non le sentirà premere contro la chiusura. Solo le mele non beneficeranno a pieno di questo modello, avendo comunque il problema che se la chiusura è perfetta le cosce staranno sempre un po’ larghe.