È naturale essere confuse, il mondo della moda e dei vestiti lo è: vediamo film, programmi TV, riviste che ci propongono cose elaborate, abbinamenti stravaganti, stili particolari e ci fanno sembrare tutto facile. Esattamente come, guardando MasterChef, sembra possibile creare piatti di altissima cucina in 40 minuti senza esperienza pregressa alle spalle e senza aver fatto prove. Noi che invece bruciamo il classico risotto alla milanese o ci ritroviamo con il petto di pollo stopposo, per non parlare della lievitazione della pasta per la pizza. Ci sentiamo degli imbranati o, almeno io, in cucina mi sono sempre sentita così.
Ma, come ogni volta che c’è un problema che mi appassiona (no, non la cucina), io lo affronto in modo sistematico e cerco di analizzarne le ragioni. Una delle ragioni per cui è difficile vestirsi è che il mondo è disseminato di capi difficili, ma che non lo sembrano affatto. Capi che sono nel nostro armadio e nei negozi da sempre, alcuni sono dei grandi classici per i quali non ci rendiamo conto che abbinarli è molto molto difficile, e di conseguenza lo è anche che ci donino. Sono quei capi che non sembrano stare bene con niente o che rendono subito il look non curato ma non capiamo perché, ai quali basta un chilo in più per farci difetto e che stazionano nel nostro armadio sconsolati.
Il nostro armadio, non si sa perché, è disseminato di questi capi particolari che non riusciamo ad abbinare. Ci attirano di più nei negozi rispetto alla semplice maglietta bianca o al jeans nero e finiamo per comporre outfit con tanti capi particolari che cozzano tra loro.
Vediamo quindi le ragioni generali per cui un capo può essere difficile, il che non significa che tutti quelli che hanno queste caratteristiche lo siano ma che dovete valutarli attentamente:
- ha uno stile molto marcato e riconoscibile, è difficile non associarlo a questo stile e questo lo rende incompatibile con altri stili o, al contrario, necessita di essere ammorbidito
- è un modello che non valorizza la figura femminile perchè è pensato per quella maschile (lo approfondiremo poi in un altro post, ma sappiate che sono molti i capi così)
- è fasciante nei punti delicati della figura femminile cioè la pancia e/o i fianchi e di un tessuto molto morbido
- ha una fantasia molto importante che impegna e magari ricorda uno stile particolare, come un damascato che fa subito bon ton oppure una stampa etnica
Ecco un elenco dei capi più difficili che si trovano però in molti armadi e che forse è meglio mettere da parte finché non ci si è impratichiti con gli abbinamenti:
- Camicia di jeans: lo so che sembra facile ma provate a pensarci, non sta bene coi jeans nemmeno con un maglione sopra, è molto maschile e richiama lo stile Country, la si potrebbe vedere bene con una gonna a ruota ma va ammorbidita molto. Mai indossarla con jeans e sneakers.
- Camicia a quadri: ancora più difficile perchè fa subito Country o Preppy ed è molto sportiva, anche lei avrebbe bisogno di essere ammorbidita magari con una collana carina e un maglione a trecce, come la indossa Sarah che è la regina del Preppy di Classy Girls Wear Pearls.
- Polo: ne abbiamo già parlato in questo post, non so come mai in molte siano convinte che la polo sia più elegante di una maglietta e meno impegnativa di una camicia perchè in realtà niente è meglio di una classica maglietta bianca mentre la polo funziona solo con lo stile Hamptons abbinata a un paio di pantaloni beige e scarpe da barca.
- Bermuda: anche di questo ne abbiamo parlato, i bermuda sono da uomo e a nessuna donna possono donare perché rendono le gambe più grosse e più corte quindi più tozze, inoltre non riescono a essere smorzati.
- Tubino: lo so che nell’immaginario generale il tubino è il classico che non impegna ma, come potete immaginare, un capo completamente fasciante vi “romperà le scatole” al primo accenno di pancia (e la pancia è normale) e inoltre vi farà sentire con tutta la figura e le curve esposte.
- Longuette: ora va di moda e va di moda nel peggiore dei modi cioè molla e dritta, arricciata in vita e che poi cade giù priva di ogni sostegno. Accorcia la figura e la interrompe nel punto più sfortunato, la metà del polpaccio, portando la larghezza dei vostri fianchi, cioè il vostro punto più largo, fino a lì senza avere chance di stringere la vita con la tecnica dei volumi. Infatti quando le vedete nelle foto le modelle sono sempre in movimento o la ampliano con una mano.
- Felpa: qui magari ci siete già arrivate, il problema della felpa è che ha una connotazione sportiva. Non c’è nulla di male a indossarla in ambito sportivo, il problema è quando non la si sceglie con cura e la si indossa spesso al posto del maglione anche in altri ambiti, magari per andare in ufficio o all’università. Se è un capo che amate molto basta sceglierla che vi valorizzi, e anche in questo caso c’è un post pronto per voi.
- Pantaloni Culotte: sono difficilissimi da abbinare e vanno spesso a braccetto coi tacchi per non tagliare eccessivamente le gambe e spesso con una giacca molto corta, ne abbiamo parlato qui.
- Jeans Bootcut o a zampa: non ve li aspettavate, vero? E invece anche loro lo sono: un semplice abbinamento con una scarpa da ginnastica crea una serie di “piede” davanti al pantalone che rende il look poco curato per quanti sforzi possiate fare con il resto dei capi.
- La t-shirt dritta girocollo anni ’90: non c’è verso di far funzionare su un fisico femminile il classico modello da uomo, quadrato di tessuto, un po’ spesso e un po’ rigido senza apportare alcune modifiche. Infatti è difficile che la figura non venga trasformata in un sacco e che non si fermi poi sui fianchi facendo molte pieghe. Ci sono però molte varianti con scolli più ampi e tessuti più leggeri che sono facilissime da indossare.
Questi non sono certo gli unici capi difficili ma sono sicuro tra i più “insospettabili”, vi viene in mente qualche altro capo che usate spesso o che per anni vi ha creato difficoltà senza che ne foste però consapevoli?
Ricordate che lunedì 23 settembre uscirà “Guardaroba Facile”, il corso on line mio e di Valentina. Troverete tutte le info qui sul blog e, dal 18 settembre, su Instagram TV pubblicheremo anche dei video sull’argomento. Per non perdervi niente potete seguirmi su @annavenere3 o iscrivervi alla newsletter per scaricare il manuale gratuito per selezionare i vestiti del vostro armadio.