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Scegli la forma del tuo corpo

Ogni donna è diversa, per questo ho creato il sistema AV che parte da 5 forme del corpo per poi avere altre 22 variazioni. Troverai sicuramente la tua forma.

Le mie consulenze per te

Desideri risolvere una volta per tutte tutti tuoi problemi con i vestiti, inziamo subito, e presto ti vedrai con occhi diversi.

Chi sono

Anna Venere –  CONSULENTE D’IMMAGINE un po’ particolare: aiuto le donne a risolvere i problemi nascosti nel loro armadio, insegnando loro a vestirsi in base alla propria forma del corpo

Se hai bisogno di cambiare look ma non sai da quale parte iniziare, non ti senti a tuo agio con capi diversi dal solito o ti sembra che nessun abito ti stia bene, sei finita nel posto giusto.

Cosa non “dovremmo” più indossare dopo i 40 anni

Oggi vorrei parlare a tutte le donne che sono arrivate agli Anta e si sentono dire cosa non devono più indossare.

Che tu abbia 40, 50 60 anni o di più ti sarai imbattuta in una serie di articoli che ti consigliano come vestirti, o meglio come non vestirti. Sicuramente crescendo i nostri gusti cambiano, non ti metteresti più i jeans oversize che strisciano a terra con i top corti verde acido vero? (aspetta… forse sì perché sono tornati di moda), insomma non è piuttosto probabile che tu non abbia voglia di indossare gli stessi capi che sceglievi a 15, la stessa gonna che usavi al liceo, o lo stesso vestito con cui andavi a ballare o in discoteca.

Ma questo non è tanto dato dall’età, ma dal fatto che con l’età la tua vita è cambiata, le cose che fai sono cambiate, e i tuoi gusti si sono anche raffinati. Uso questo termine nel senso più letterale, i tuoi gusti sono diventati migliori in senso assoluto, ma sono diventati più tuoi. Le maglie del filtro con cui selezioni quello che vuoi o non vuoi indossare si sono rimpicciolite, e ora scegli con molta più cura.

Quando siamo giovani, in particolare giovanissime, siamo più portate ad essere influenzate dalla moda, da quello che indossano gli altri, e soprattutto a sperimentare, e così è giusto che sia. La fase di sperimentazione è molto utile, e sarebbe belo che ogni ragazza la attraversasse vestendosi un giorno con una minigonna in pelle con le spille da balia e quello dopo con un abitino rosa pastello. Ci aiuta infatti a capire cosa ci piace.

Se la fase di sperimentazione ha fatto il suo effetto allora più avanti sarai riuscita a stringere le maglie del filtro del tuo giudizio e a selezionare cosa veramente ti piace.

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Ma c’è un’altra cosa che avviene con l’età, la saggezza, che non è altro che esperienza combinata con un po’ di sicurezza di sé. Questo dovrebbe renderti meno permeabile al giudizio altrui, ma non sempre è così, anzi spesso non lo è. Questo perché non è una cosa che si accumula automaticamente con gli anni ma è un muro che devi costruire tu, un mattone dopo l’altro, con aiuti, e con la coscienza che quel muro ti servirà e qualcuno cercherà di buttarlo giù.

Ed eccoli qui pronti a buttarlo giù vari articoli che ti dicono che visto che ora, o da un po’, sei negli anta, ci sono cose che non puoi più fare, abiti che non puoi più indossare.

Il tuo corpo è cambiato, cosa normale con l’età, e anche se è lo stesso “piacevole da guardare” (per chi?) non è il caso di farlo vedere troppo. Hai una certa, insomma, cerca di non apparire ridicola, se proprio vuoi apparire sexy con moderazione, con lo sguardo, niente pelle scoperta, non farci vedere per carità che la pelle non è più compatta, sia mai che ci rendiamo conto che invecchiare è normale e non è affatto male. Perché una cosa importante che cambia quando raggiungi gli anta, è che il patriarcato non ti considera più un oggetto di desiderio maschile, e quindi cessi la tua utilità (se non sai cos’è il patriarcato ti consiglio il film di Barbie).

Non solo se per caso cerchi di “ingannare” il povero maschio allo stato brado, facendogli credere che sei piacente, che sei ancora giovane, più di quanto dici, allora ti punirà. Dirà che sei ridicola, ti farò una foto per mandarla nelle chat degli amici (il maschio allo stato brado non sa che è reato, poverino, non riesce a tenere tutte quelle informazioni nel cervello, nemmeno se è un chirurgo cardiotoracico, o un analista dati), e convincerà le altre donne a parlare male di te. E così le frasi peggiori mai sentite “Dietro liceo davanti museo” “se dopo i 40 mi metto ancora la minigonna sparatemi” “con quelle gambe se lo potrà anche permettere ma cosa vuole dimostrare?” “Sarà a caccia? È una cougar (termine usato per donne che hanno relazioni con uomini più giovani, peccato che non disponiamo il termine per quando avviene il contrario)”.

Tutto questo sbagliando passo fondamentale, cioè che le donne si vestono per gli uomini, che quello che indossano è stato scelto per piacere ai maschi, non a loro stesse, e che il loro spazio nel mondo è concesso dai maschi e può essere revocato se non hanno l’aspetto giusto.
Ma quest’anno due eventi fondamentali hanno mostrato il contrario, i concerti di Taylor Swift (sono diventata una fan da pochissimo) e le proiezioni di Barbie. Le donne a questi eventi andavano vestite per loro stesse, con outfit che esaltavano tutto ciò che loro erano. Io stessa sono andata a vedere barbie completamente in rosa, con un abito rosa con gli ananas, le decolleté rosa, orecchini e rossetto fucsia. Creando un outfit che era solo per me, per celebrare me e barbie (che se non avete visto, non è solo un film su barbie, ma un film sul ruolo della donna nel mondo maschile), qualcosa che non avrei indossato nella vita reale dove devo sempre attenermi a uno standard.

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Indossare una minigonna, a 15, 40, 65 anni non è un modo per mostrare le gambe, non è un atto di seduzione, è solo indossare un capo che ci piace e ci fa stare bene, e finché continua a farci stare bene non c’è nessuna ragione di smettere di indossarlo.
Nascondere la carnagione con qualche macchia, la pelle con le pieghe, il cedimento della gamba, la spigolosità delle ossa, il gonfiore della pancia, che naturalmente avvengono piano piano che la nostra età cresce non giova a nessuno. Non giova a noi, che pensiamo che prima avevamo un corpo giusto e ora siamo sbagliate, ripugnanti, e schifose invece in che una normale progressione della nostra vita.

Ma soprattutto non giova né alle più giovani che vivono con ansia il momento in cui “non saranno più belle o non avranno più la possibilità di diventare belle” perché invecchiano, e men che meno giova agli uomini eterosessuali, che si convincono che ci sia una normalità nel corpo della donna a un abominio, nascosto alla loro vista. Non giova a una cultura che fa credere all’uomo che siamo un oggetto estetico, che non deve cercare una compagna per la vita, ma un oggetto da possedere e buttare se non è più attraente, che gli fa perdere il contatto con i sentimenti veri che prova e che lo fa sentire giudicato se non è “in grado” di “possedere l’oggetto” più attraente.

Quindi no, questo non è un post dove ti dirò cosa indossare e non indossare dopo i 40 anni, è un modo per ricordarti che l’unica cosa che è importante nel rapporto tra te e il tuo armadio, non è l’età o a chi devi piacere, ma è se questo piace a te e ti fa stare bene. Se è così allora non c’è niente che devi smettere di indossare a “anta” anni, se invece non è così allora io posso aiutarti, creare un armadio che ti corrisponda in toto e sia adatto alla tua vita quotidiana, lo trovi qui:

Se vuoi approfondire, qui trovi le mie consulenze

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anna@modaperprincipianti.com
AnnaVENERE

Aiuto le donne a vestirsi in base alla forma del corpo, a ritrovare i propri pregi, minimizzare i difetti e imparare ad amarsi così come sono.

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