Quando da bambina mi chiedevano cosa volevo fare da grande non avevo le idee molto chiare, ogni tanto rispondevo “il dentista” dato che per anni ho portato l’apparecchio ai denti, oppure l’architetto (ora direi architetta) dato che la mia babysitter preferita frequentava quell’università. Ancora ora le idee non sono molto chiare, perché una professione sola non mi basta, quello che sono certa è che voglio Costruire, costruire qualcosa di buono e che sia utile agli altri.
È per questo che ho aperto il blog e perché faccio parte della rete al femminile, ma quello che ho costruito non mi basta perché è l’atto stesso che mi piace, mi appassiona, la costruzione.
Ho costruito un luogo in cui le donne si sentono meno sole con le loro paturnie e dove hanno gli strumenti per superarle. Ma non mi basta, voglio costruire di più ed è per questo ci rimango male ogni volta che mi copiano invece che contattarmi per una collaborazione, perché un’occasione di costruire è stata sprecata.
Ma ogni volta che succede è uno stimolo per una nuova idea, un nuovo progetto, una nuova costruzione.
Questa volta ho pensato a una rete di protezione e di crisi che aiuti chi è stato plagiato a difendere il suo lavoro, non solo per vie legali che non sempre per via dei costi sono praticabili, ma anche con sostegno e proposte alternative. Chi raccoglie la sfida con me? È ancora tutto nebuloso e ci sono molte persone che vorrei ne facessero parte, ma ci credo molto e so che sarà una bellissima costruzione.