No, questo non è un post che parla di alimentazione, quelli li lascio scrivere a chi è competente in materia. Dieta visiva o Visual Diet in lingua originale non significa avere più fare con gli occhi che con lo stomaco e impiattare come a Masterchef.
La dieta visiva sono le immagini con cui veniamo bombardati, che i nostri occhi vedono nei programmi TV, nei film, nei cartelloni pubblicitari, sui siti e anche quella della vita di tutti i giorni.
Victoria’s Secret Perfect body
Se nella vostra dieta visiva vedete solo donne mezze nude che cercano di attirare un uomo con posizioni al limite (o oltre del porno) dopo un po’ vi sembrerà normale, se vedete solo ragazze che indossano sandali con i calzini vi verrà voglia di farlo, ma soprattutto se la vostra dieta visiva è composta solo di donne belle magre vestite all’ultima moda e con la piega perfetta ogni giorno vi sentirete inadeguate solo perché siete normali.
La dieta visiva è importante, questo concetto è ripreso molto spesso quando si fanno campagne di Body Positivity, come per esempio quella di Whitney di No Body Shame di cui vi ho già parlato, ma anche quella di Lillian Bustle nel suo Ted Talk dell’anno scorso “Stripping away negative body image“.
Cosa significa Body Positivity? Semplicemente che ogni corpo ha diritto di stare a questo mondo e merita il rispetto solo per il fatto di esistere. Che un corpo magrissimo, grasso, obeso, menomato, tatuato, nero, bianco, giallo, piccolo o grande, merita lo stesso rispetto, e che non ci sono corpi di serie A e corpi di serie B.
Ovviamente noi invece siamo portati a pensare che ci sia un modo giusto di avere un corpo, e che quel modo sia: mediamente alto, formoso ma magro, muscoloso, non troppo pallido, con capelli sempre in ordine e pelle ben levigata. Non c’è niente di male ad avere un corpo così ma non è l’unico modo di avere un corpo e non è assolutamente detto che sia il modo giusto perché un modo giusto non esiste. Non ci sono modi giusti di “essere”, ci sono modi giusti di “fare”, possiamo essere giudicati per le nostre azioni ma non per come siamo esteticamente.
La nostra dieta visiva piena di corpi fatti allo stesso modo ci fa pensare che lo sia, ma promuovere una Body-diversity aiuta a variare questa dieta visiva perché è provato che più ci abituiamo a vedere cose diverse più queste ci sembrano normali e decade dentro di noi la voglia di giudicare sempre, noi stessi e gli altri.
Provate anche voi a variare la vostra dieta visiva, fatelo come esperimento, guardate per un’ora foto di modelle plus size o curvy, vedrete che poi un’immagine di Kate Moss vi sembrerà assurdamente magra. Cosa significa questo che Kate Moss è sbagliata? Assolutamente no, ma che fare una dieta visiva composta da un solo tipo di corporatura fa sì che tutte le altre vi sembrino sbagliate.
Variamo un po’ la nostra dieta visiva, sospendendo i vari giudizi di “corpo sano” che ci si sono ficcati nella nostra testa, sia perché noi non siamo competenti in materia di salute sia perché chi ha detto che un corpo non sano non merita lo stesso rispetto di uno sano?