Lo sport preferito delle donne è senz’altro quello di criticare, sia le altre ma soprattutto noi stesse. Sarebbe bello se ogni tanto ci concentrassimo sui nostri pregi e su quello che ci rende uniche invece che volerci omologare a quello che sembra essere un canone imposto?
Per questo motivo mi piacerebbe se partecipassimo tutte assieme al contest di Motivi, basta scattarsi una foto che mostri cosa ci rende uniche e caricarla sul sito a questo link e le 5 vincitrici avranno diritto a una sessione di stylist personalizzata e un total look motivi.
Io ho pubblicato già una foto che descrive una cosa che mi rende unica, la mia voglia di scrivere, nonostante la dislessia, nonostante i brutti voti a scuola e l’università per nulla umanistica. Questa voglia di scrivere mi ha portato un blog, un libro e presto anche un altro. Se non l’avessi coltivata fidandomi dei giudizi altrui non sarei qui ora. La nostra unicità va coltivata.
Ma un’altra cosa che mi rende unica è vedere i vestiti come strumenti per farci sentire meglio, analizzare le linee ad occhio per capire a quale donna possano donare. Così per scegliere il mio outfit Motivi cosa potevo fare se non il gioco del camerino?! Ho deciso di portarvi con me, e farvi vedere ciò che ho provato e visto che mi sentivo troppo ridicola a fare le facce serie ho deciso di prendermi un po’ in giro mimando come quel capi mi faceva sentire.
I colori mi sono piaciuti subito, ho ignorato i tanti grigi e neri che c’erano, bellissimi ma non adatti alla mia carnagione, per orientarmi sui Bordeaux, arancioni, marroni e ocra. Gli abitini anni 50 sono stati i primi a conquistarmi, talmente perfetti che mi è bastata una taglia 40. Anche il maglione arancione/mattone a righe marroni mi è piaciuto subito, dietro ha uno spacco quindi posso indossarlo anche con i pantaloni senza che si fermi sui miei coscioni da pera, ma sta bene anche dentro la gonna. E potevo resistere al cappello? Ovviamente no, appena l’ho indossato non sono più riuscita a levarlo ed ora che il freddo è arrivato è davvero molto utile.
Ma tante cose mi hanno conquistato anche se non sono potute venire a casa con me. Il cappottino blu a trapezio mi cadeva alla perfezione e mi aumentava di molto le spalle, tanto che mi sentivo proporzionata ai fianchi, fosse stato nero non avrei esitato a prenderlo perché è proprio ciò che mi serviva con i pantaloni. Anche il maglioncino giallo ocra faceva lo stesso effetto, ma un colore che proprio non mi dona, mentre di un colore stupendo era il cappotto arancione chiaro. Ancora devo capire come si indossano questi cappotti a uovo, devo ammettere che pur minimizzandomi un po’ le spalle il tessuto morbido permetteva di avvicinarlo un po’ alla vita e non infagottarmi troppo.
Il poncho/mantella è stata però la cosa più vicina farmi cedere e ha rischiato di venire a casa al posto del cappello. Mi è piaciuto molto il fatto che fosse aperto sul collo di modo da potersi stringere di più davanti, con una spilla o una cintura. La fantasia un po’ indiana e il rosso e il blu mi piacevano molto. Avrebbe sostituito degnamente il mio poncho informe da ufficio ma dato che come avete letto l’ufficio ha i giorni contati ho preferito scegliere lo sfizioso cappello Bordeaux.
Nonostante l’amore tra me e il vestito anni 50 fantasia fosse scattato già dal sito, ho deciso di provare altri due abiti, perché si sa, i vestiti non sono mai abbastanza, soprattutto se maniche lunghe e di un colore che ti dona. L’abito longuette mi piaceva tanto, mi enfatizzava le spalle e aveva le maniche a sbuffo che sogno da quando ho 6 anni, ma la lunghezza proprio non era adatta a me, nemmeno con un tacco 12. L’abito Bordeaux invece era perfetto, con il classico scollo a barchetta per ampliarmi le spalle e il punto vita ben segnato, ma davvero troppo scuro per il mio incarnato da autunno soft.
Approvate le mie scelte? Vi ricordo che il contest durerà fino al 23 dicembre e penso sia un buon esercizio per concentrarci su di noi e i nostri punti di forza. Troverete le mie prossime foto su cosa mi rende unica con l’hashtag #tuseiunica su Instagram.