Io non sono un’amante dei cambiamenti, non sono una persona impulsiva né una che scalpita nella routine. A me la routine piace, tantissimo, mi piace gustarmi la mia routine, crearmela. Fare lo stesso percorso per andare al lavoro e assaporare il momento in cui i miei piedi mi porteranno nel mio posto preferito, prendermi un attimo per gustarmi la vista che amo, con la canzone giusta nelle orecchie. Amo stare tutto il giorno ad una scrivania, organizzarmi il lavoro con calma e ordine, avere tutto sotto controllo. Iniziare la giornata per prima in ufficio per sistemare il lavoro del giorno prima e regolare la temperatura del termostato come piace a me.
Ma la vita non è routine, la vita è cambiamento, e a volte non è un solo cambiamento, sono tanti cambiamenti, tutti insieme.
Ho vissuto novembre con il fiato sospeso, sapevo che i cambiamenti stavano arrivando ma non potevo ancora viverli, e cosa c’è di peggio dell’attesa di qualcosa di ignoto che ti preoccupa? Meglio viverlo subito perché poi magari scopri che non fa così paura come pensavi. Forse alcune di voi si sono accorte del mio stato d’animo, sono più distaccata nei post, scrivo meno su Facebook e faccio meno foto. Rendere pubbliche le tue cose private è sempre difficile, perché non sai mai in che misura farlo. E la mia vita al momento è spaccata in 3, la casa e l’imminente trasloco, un cambiamento enorme ma quello che spaventa meno, il lavoro che è agli sgoccioli dato che le giornate lavorative che mi restano si contano ormai sulle dita di una mano e il blog, le consulenze, i corsi e tutto il lavoro che ne consegue che mi fa sentire davvero concentrata.
A aprile mi sono posta una domanda, e ne ho discusso a lungo con Danila Saba, “Se dovessi scegliere tra il mio lavoro di ingegnere e il lavoro con il blog cosa sceglieresti?” Sono stata terrorizzata è paralizzata per molto senza sapere la risposta e ancora adesso non sono certa al 100% di averla individuata (ve l’avevo detto che non sono impulsiva), per una persona che ha sempre saputo cosa voleva dalla vita l’indecisione è un incubo. lasciare il percorso di studi, e che ti è piaciuto moltissimo sembra una follia, e abbandonare qualcosa che funziona che aiuta il prossimo e hai creato da sola sembra impossibile.
Danila mi ha posto una domanda: “Immagina la tua vita a fare solo l’ingegnere senza il blog.” e la mia faccia triste le è bastata come risposta.
E, se il rischio non è mai stato il mio forte, dentro di me c’è una piccola sognatrice che già 4 anni fa immaginava un studio tutto bianco dove ricevere le clienti, lavorare ai post e scrivere un nuovo libro. La paura è tanta, ma come dice la spora “Se non ci provi non lo scoprirai mai“, ed io sto per provarci.
Quindi per favore stringetemi forte e passatemi un po’ del vostro coraggio perché se devo lanciarmi come libera professionista a tutti gli effetti avrò bisogno di tanto coraggio, perchè di passione e determinazione sono già ben fornita.