Diffusione tessile è stato per anni il principale marchio presente nel mio armadio, da poco non lo è più semplicemente perché quando vado nella zona dove si trova sono dirottata da Ikea e Leroy Merlin da cui esco talmente “gobba” che l’idea di comprarsi dei vestiti diventa superflua.
Per chi non lo sapesse Diffusione Tessile è l’outlet del gruppo Max Mara e raccoglie gli abiti dell’anno precedente di Max & Co, Marina Rinaldi, Sportmax e Max Mara, smacchiati, quindi senza etichette. Al momento quindi troverete ciò che è rimasto dell’autunno inverno 2014-2015 da tali marchi a un prezzo notevolmente scontato, dal 50 al 70% rispetto al prezzo che c’era in negozio. Ho già parlato molte volte di questo marchio sul blog ma purtroppo non mi pagano per farlo, ho anche provato a proporre collaborazioni come corsi e giochi nei loro negozi ma non sono interessati, resto solo un’affezionata cliente.
Dato che il gruppo Max Mara è famoso per i suoi capotti mi sembrava una buona idea fare un giro, anche solo virtuale per vedere quali modelli di capotti e piumini propone e a che prezzo di modo di fare una selezione a seconda delle forme del corpo.
Tra la miriade di modelli io mi sono innamorata di quello blu con risvolti bordeaux, svasato e ideale per una pera o una clessidra poco formosa, ma anche quello in pelle verde è davvero stupendo. Tenero anche il mini cappottino rosa, ma credo non mi scalderebbe abbastanza, però lo verdei benissimo su una gonna nera svasata, per dare un po’ di colore a questo grigio inverno.
Non sono pochi anche i cappotti a vestaglia, con cintura regolabile già sappiamo che vanno bene sia alle mele a 8 che alle clessidre, il primo e l’ultimo anche alle triangolo invertito dato che sono senza spalline imbottite.
Per le mele e per le rettangolo ci sono tante cappe movimentate che minimizano le spalle ma mostrano le gambe, la prima sono tentata di provarla perchè mi smebra sufficientemente svasata da essere adatata anch ea una pera, spero di no restare delusa in camerino.
La scelta tra i piumini è vasta e soprattutto ce n’è per tutte le tasche, ma non volendo anticiapre quali sono pià adatti ad ogni forma (che vedremo giovedì) la cosa che più preferisco è che ci sono piumini che non sembrano affatto piumini ma più cappotti, il che li rende molto più carini e meno infagottani, ma anche più cari purtroppo.
Come ci sono capi che vale la pena comprare ci sono anche quelli dei quali chiediamo: “Ma perchè?” Se dovessi scegliere tra il soprabito a fiori trasparente, l’armatura con spalle enormi lepartada, cappotto perizzante d aape maia, il connubio di colori improbabili, o l’uovo-canarino non so su quale ricadremme la mia scelta.
Ma non ci sono solo capotti, io vado soprattutto per i maglioni, dato che è l’unico posto dove trovo vera lana e addirittura cachemire a prezzi molto onesti, per non parlare di quando arrivano i saldi. Moltissimi sono i carigan, corti o lunghi, in viscosa o lana e cachemire, ottimi per tutte le forme del corpo e grande terreno di caccia per le mele e anche qualche maglia tattica con peplo ottima per segnare la vita nasocndendo le maniglie dell’amore.
Tanti sono anche i maglioni veri, per tervi calde in inverno, colli alti avvitati per per e clesisdre poco formose, svasati per mele con poco seno e rettangoli, maglioni con collo anni 80 per tutte quelle che hanno poco seno e aderenti più scollati per indossarli da soli o sotto la camicetta.
Anche sui maglioni mi caduto l’occhio su quelli che non afri oprato mai, due collo alto mezze maniche, uno dei due pure tanto carino, ma per 75€ di 100% cachemire mi potevano coprire anche il gomito? Una fantasia anni 90 orribile in un modello infagottante, ma il premio lo vince il maglione-polo in lana mollo con spalle anche scese, persino la modella è diventata triste indossandolo.
Vestiti se ne trovano moltissimi, gonne anche ma è davvero raro che arrivino quelle svasate e non vengano comprate l’anno prima a prezzo pieno. Tra i modelli svasati rimatsi, purtroppo gran parte sul nero e grigio questi sono quelli che più mi sono piaciuti e si adattano a pere e clessidre.
Ma nonostante la mia forma dle corpo me lo vieti mi è piaciuta tanto la lonquette a righe versi e quelle bordeaux con balza, ottime per chi ha poche curve e si buoel clessidrizzare, per le pere più indicata la svasata verde (che vince il premio abbinamento peggiore) mentre mele e rettangolo possono puntare sulla dorata in vista di capodanno, magari non abbinata con il maglione a trecce dentro.
Tra quelle che hanno attirato la mia attenzione per la loro bruttezza c’è la gonna da suora in clausura che non riscirebbe a essere decente nemmeno con un tacco 15m, la sua compagna molla e plissettata, passando per una di tulle più effetto felpa, e una balza da bambola di pezza, per finire nel laminato dorato pied de poule (che potete vedere solo zoomando sul sito).
L’altra ragione per cui cerco di andarci almeno due volte l’anno sono le scarpe, specialmente gli stivali, che essendo di Marina Rinaldi, hanno il gambale più largo e comodissimo per il mio polpaccio. Ci sono anche delle bellissime borse a cui il marchio non è stato nemmeno tolto (mica si mettono a tagliuzzare la borsa) e mia mamma ne è una grande affezionata, mentre io preferisco i cappelli, sempre deliziosi.
Ci siete mai state? Noi genovesi siamo fortunate, da noi è praticamente in città, ma cercate quello più vicino a voi e se non ci siete mai state non preoccupatevi, la prima volta vi sembrerà un po’ dispersivo, ma perseverate a caccia del maglioncino di lana o del perfetto abito da cerimonia, non resterete deluse.