Non so se è colpa di tutto questo parlare della prova costume o delle mie letture impegnate (ho appena terminato Nel nome della rosa e non mi vergogno di dire che non mi è piaciuto molto), ma ultimamente il concetto di “presa in giro” “retorica” e “commedia” stanno occupando gran parte dei miei pensieri.
Già perché per quanto ridere faccia bene (cheché ne dicesse il Monaco Jorge) deridere è un’altra cosa, e dipende in che contesto viene usato.
Deridere qualcuno alla fine significa umiliarlo, eliminare empatia ed oggettività e ridere di qualcosa che in realtà ridere non fa. E molto spesso chi deride lo fa per ignoranza, per debolezza, e per paura di diventare l’oggetto di derisione.
Avevo già in testa tali pensieri quando sono andata alla mia lezione di yoga in spiaggia. Felice di ritagliarmi un’oretta per me ero sdraiata insieme ad altre 60 persone circa e la mia concentrazione era interrotta dai vari “Ahah, ma cosa fanno quelli? Pregano?” “Ahah, ma guarda fanno yoga, ora ci provo anche io!” Gente che prendeva in giro 60 persone che si occupavano di se stesse e del loro corpo, un po’ come prendere in giro uno che va a correre, o che fa wind surf. Cosa c’è da ridere?Niente, ma gli altri ridono. E così ho pensato: “Ma si, prendetemi in giro, a me non importa, io faccio una cosa per me che mi piace perché dovrei sentirmi in imbarazzo a farla?”
E questo concetto è applicabile a tutte le possibili prese in giro. Da poco infatti circola un video in rete di una ragazza sovrappeso che balla (e balla davvero bene) in spiaggia insieme ad altre 100 persone, ripresa a sua insaputa per riderne. Lì per lì anche io ho pensato alla povera ragazza quando avrebbe visto tale video che su Facebook ha fatto il giro del mondo, a come si sarebbe sentita umiliata. Ma adesso no, non lo penso più, c’è gente che ride di lei? Ride perché lei si diverte su una spiaggia, e che ridano se proprio devono, non c’è niente da ridere.
Non rinunciate a fare qualcosa solo perché gli altri potrebbero ridere di voi, non rinunciate a ballare, ad andare al mare, a provare un nuovo sport e a indossare un abito un po’ particolare perché se no vincono loro, gli idioti che nella vita non rischiano ma ridono degli altri. Non fateli vincere, e se vi capiterà qualcuno che ride di voi affrontatelo, andate a fargli una battuta “Sono così simpatica che ti faccio ridere solo guardandomi… O sei così scemo che ridi da solo?”
E a me, prendetemi pure in giro, prendetemi in giro perché ho il culone, perché ho pochi capelli, perché sono pallida, perché sono dislessica, perché non salto più di due centimetri, prendetemi in giro, a me non importa perché io non mi vergogno di come sono, e non mi lascio fermare dagli idioti.