Quando io ho iniziato a potermi scegliere qualche vestito da sola ero alle medie, nel pieno degli anni 90. Ve li ricordate gli anni 90? Salopette, magliette larghe infilate dentro pantaloni a vita alta, maglioni informi, il giubbotto con elastico in fondo, i fuseaux con la staffa… Vi ricorda qualcosa?
Il mio fisico, già periforme, era mortificato da questo modo di vestire, ma nei negozi non si trovava nient’altro, sembravo grassa, a me e alle mie amiche. Avevo una compagna di classe, una di quelle con sempre la battuta pronta e un po’ tagliente, ma sotto sotto una ragazza molto dolce, anche se non con me ai tempi, lei aveva il fisico ossuto e longilineo, che assolutamente si abbinava a quegli abiti. Aveva anche però occhio per quello che ti stava bene, e non si faceva condizionare dalla moda.
Ricordo che un giorno, grazie a lei, scoprii la presenza del mio punto vita. Eravamo da Pimkie, l’unico negozio che nella nostra Genova non è mai fallito nè ha cambiato location, e tutte si stavano provando i top con ombelico scoperto, che allora non si chiamavano ancora crop top. Io vinsi la mia timidezza, e soprattutto il fatto che mia madre sarebbe stata contraria, e ne provai uno blu elettrico, messe maniche, che non mi copriva nemmeno tutte le costole.
Mi ricordo ancora gli sguardi di stupore di tutte e la voce di questa mia compagna: “Devi assolutamente prenderlo, ti sta benissimo!” Non ebbi il coraggio e ne comprai uno un po più lungo che arrivava almeno al punto vita, ma sempre aderente.
Per gli anni successivi però, mentre le magliette si accorciavano fino al punto vita seppi che aderente e corto erano ciò che mi donava e che avrei potuto mettere in mostra senza remore la mia vita stretta.
Non lasciatevi spaventare dai vestiti, va di moda un modello che su di voi non avete mai visto? Provatelo, magari vi riserverà delle sorprese e se invece non vi cadrà bene dovrete solo toglierlo e provare il successivo, senza rimpianti però!