Ve la immaginate una scarpiera base? Dove non ci sono più di 7 paia di scarpe, tutte ordinate e lucidate che vi aspettano di modo che le possiate prendere molto rapidamente, dove quasi si sente l’eco, e ogni scarpa migra felice verso il calzolaio ad ogni cambio di stagione per il collaudo (soletta, tacchetto ed eventuali righette). Una scarpiera in cui c’è solo ciò che vi serve, ciò che davvero vi serve. Ovviamente è quasi un’utopia (e forse anche una noia), per realizzarla bisognerebbe calarsi nella scarpiera, quella vera, dove ci sono solette accartocciata sul fondo dei ripiani, scarpe gialle di simil vernice, ciabatte che il cane ha mordicchiato, e qualche deodorante per ambienti che ha esalato il suo ultimo olezzo nel 2006. Una volta calate lì dentro bisognerebbe prendere tutto e senza nemmeno valutare cosa si può salvare, portarlo allo gettarlo dalla finestra e ricominciare da capo. La cosa non è auspicabile e non ha risvolti positivi né economici né ecologici, quindi la scarpiera ideale la lasciamo alle riviste, e a quelle belle foto di arredamento. Quello che dobbiamo indagare in questi post è cosa ci manca e cosa abbiamo di scarpe base. Le scarpe base sono quelle scarpe che, per una determinata occasione si abbinano con praticamente ogni outfit, non si fanno notare, ma vi aggiungono “punti”.
Quali sono quindi le scarpe che non possono mancarvi per affrontare l’inverno “stilose” ma comode?
In questo post vi scriverò le fondamentali, mentre nel prossimo indagheremo sulle extra.
Stivali bassi: Un paio di stivali senza tacco sono l’unica cosa che vi consentirà di portare gonne e vestitini per tutto l’inverno in ogni occasione (e condizione meteo). Meglio possederne un paio classico in pelle(o finta pelle), del vostro colore base più usato, dalla punta mediamente arrotondata, così vi dureranno durante molti cambi della moda. Il taglio appena sotto il ginocchio è il più versatile e caldamente consigliato per Clessidre e Pere (che magari faticheranno a trovarlo ma hanno già avuto qualche dritta qui). Mele, Triangoli invertiti e Rettangoli possono anche scegliere uno un po’ più sotto, non scendete però sino a quello alla caviglia che è molto sportivo e sta meglio con i pantaloni. Per chi ha problemi di polpaccio le soluzioni le trovate già qui.
Tronchetti bassi o con poco tacco: un paio di anckle boot non si comprano solo perché sono di moda, e non devono essere per forza tacco 15 con borchie sulla punta. Sono nati infatti come Beatles da indossare sotto ai pantaloni, per lasciare a casa la gonna, ma non la femminilità. La scelta del modello dipende sia dalla vostra forma che dal tipo di pantalone che ci abbinate: Pere e Clessidre non molto magre a cui donano di più pantaloni e jenas svasati e a palazzo dovranno scegliere un tronchetto che sia aderente alla caviglia, e possibilmente con un tacco di 5cm largo. Mele, Triangoli Invertiti e Rettangolo, se si orientano su pantaloni skinny, compreranno il modello largo alla caviglia di modo da infilarli dentro. Nessuno dei due modelli dona con il pantalone a sigaretta che ha bisogno della caviglia scoperta. Tra tutti i colori base il cuoio chiaro è molto bello e versatile.
Décolleté: Avrete però bisogno anche di un paio di scarpe eleganti, giusto per non andare in panico quando vi invitano a un matrimonio o a una serata più formale. Il colore più versatile per l’inverno è sicuramente il nero, anche se il vostro colore base è un altro ma avete un look molto sportivo, quasi tutti gli abiti da sera richiedono la décolleté nera, e sarà sicuramente la più usata, se proprio non vi convince o volete raddoppiare, scartate i colori base chiari, non donano molto con collant scure. Il modello deve ovviamente essere molto semplice per accordarsi sia al tubino “da funerale” che all’abito variopinto, meglio se non a punta aguzza, che sta sì tornando di moda, ma fa male e quando passerà (di nuovo) vi sentirete aladino, ma di una buona via di mezzo, e in pelle. Suede, vernice, scamosciati, sono tutti tessuti che la allontanano dall’essere “base”, di suede per esempio è un po’ più sportiva, e di vernice più da sera e più “aggressiva” (oltre che più dolorosa perché rigida). Anche in questo caso donne a Pera e donne a Clessidra devono scegliere modelli simili: tacco a cono o largo per evitare l’effetto trampolo, ma anche le Mele meglio se si orientano più su questi modelli per non sbilanciare troppo la sproporzione con il torace e puntando su tacchi non altissimi. Triangolo Invertito e Rettangoli, così come Clessidre magre, possono scegliere lo stiletto, sempre senza esagerare in altezza se no non sarà più una scarpa base ma una da attacco (attacco al chiodo se non siete pratiche).
Semi-sneakers: L’ultima scarpa base (sì solo 4, abbiamo già finito) che ci resta da elencare è una scarpa da ginnastica, o meglio da semi ginnastica, una sneaker abbastanza anonima che si nasconda sotto jeans e pantaloni permettendovi di avere i piedi molto comodi, ma un look non troppo sportivo. Anche se, come me, non siete donne da jeans e vi piacciono i look più eleganti, una scarpa così vi potrà salvare nelle situazioni più sportive, o impreviste (Piede rotto? Aiutare un’amica col trasloco?). Se invece vivete in sneakers controllate di possederne un paio che si adattino bene a questa descrizione, per le situazioni meno sportive. Il modello dipende anche in questo caso dal pantalone che vi abbinate, ma Clessidre e Pere hanno più scelta in questo caso perché anche i modelli più ingombranti (dalle hogan alle newballance) donano perché non fanno contrasto con il polpaccio importante, chi come Mele, Triangoli Invertiti e Rettangoli ha caviglie sottili e polpacci minuti è meglio che, specie se sceglie pantaloni skinny, si orienti su modelli più piccoli e poco voluminosi o le gambe appariranno ancora più magre e assomiglierete un po’ a Pippo.