Avrei voluto intitolare questo post “io odio Olivia Palermo” ma mi sarebbe sembrato un po’ eccessivo, un po’ perché povera ragazza non la conosco e magari è anche simpatica, un po’ perché non odio lei, ma il concetto che più o meno incarna.
Ormai vi siete abituate al fatto che molti concetti abusati nel campo della moda a me stiamo stretti, un po’ come il
must have, e in questo caso il concetto che mi sta stretto é molto più ampio: il concetto di “
ispirarsi allo stile di qualcuno” anzi forse ad ispirarsi dovrei sostituire “copiare”. Perché ispirarsi allo stile di Marilyn Monroe è un conto, significa anche rifarsi a un epoca e a segnare il punto vita ed enfatizzare i seni, ma
prendere come esempio qualcuno di noto di adesso mi piace molto poco.
Le riviste però non fanno altro, e tendenzialmente ci propongono foto di attrici e modelle, che oltre a molti soldi hanno anche spesso qualcuno che le veste, spronandoci ad avere altrettanto “stile”, a copiare un look, magari con abiti low cost, che su di loro funziona bene mentre su di noi è un disastro.
I motivi della mancata riuscita di questa “ispirazione” sono:
Gli abiti low cost non hanno la stessa resa di quelli costosi. È ingiusto ma è la verità, i pantaloni bianchi a sigaretta da 200€ saranno di un tessuto che li fa cadere alla perfezione, mentre quelli in viscosa faranno pieghe e difetti anche a chi ha gambe da gazzella. Vi dicono che la socialite di turno mixa Zara con prêt à porter? Di solito il suo prêt à porter costa quanto il mio intero stipendio.
Il look di qualcun altro difficilmente è pensato per il vostro fisico, ma appunto per quello di quel qualcun altro che con anni di esperienza (o denari a un personal stylist capace) lo ha costruito pezzo per pezzo, tessuto per tessuto. Se anche avete occhio e avete beccato l’attrice che ha la vostra stessa forma del corpo non avrà la vostra altezza, i vostri colori, la vostra età e le vostre “occasioni d’uso”.
Tali look quando sono fotografati di solito sono complicati. L’abito in paillette nero con le scarpe rosa con le ruches, il gillet con le borchie sul competo in tartan, i pantaloni verdoni a scacchi con la camicia a fiori celeste. Quando sono vestite in modo sobrio e semplice a meno che non siano la consorte di un principe (Kate con l’abito di Zara era davvero una di noi) non le fotografano. Su noi comuni mortali non funziona perché:
- Dove andiamo conciate così?
- È troppo complicato e loro ci riescono per i motivo sopra citati: anni di esperienza e/o stylist
- Con gli abiti costosi i look complicati rendono di più, e non sembra che sei uscita dal mercato delle pulci, di nuovo ingiusto ma vero.
Oliva Palermo incarna queste ragioni. Propone look semplici che sembrano facili da copiare ma non lo sono appunto perché lei è magra e priva di curve, e ha a disposizione i soldi per mixare Zara con Giorgio Armani.
Ora, non dico di snobbare tutte le riviste, ma sapere a cosa si va incontro per non esclamare le frasi demoralizzanti: “Per lei è così facile, io sono proprio un’incapace” “Su di lei funzionava mentre io così faccio schifo, ho proprio un fisico orrendo”
Un po’ più salutare è osservare come si vestono le fashion blogger, perché sono molto più vicine a noi, almeno molte di loro, con una vita normale e normali esigenze. D’altro canto avete la chance di trovarne una che abbia la vostra forma del corpo e vedere cosa le dona, usarla insomma come vostra immagine trasposta, e vedere cosa dona e vi piace su un fisico simile al vostro.
Io non ho mai avuto una fonte d’ispirazione, a parte un fugace momento Britney Spears, ma a 12 anni non conta. Mi piace lo stile di Classy Girls wear Pearls ma su di me non funziona bene, adoro gli abiti di Rosaspina Vintage e spero di poterne acquistare uno, ho un’amica con uno stile molto diverso dal mio che mi piace molto ma proprio non mi dona. Queste cose mi influenzano poco, al massimo per una fantasia, un modello di camicetta scollo Peter Pan, una pashmina un po’ abbondante o una maglietta un po’ più girocollo, ma nel complesso non stravolgono il mio look.
E se vi dicono: “Ma certo, tu devi prendere per ispirazione Kate Moss ma poi adattarlo al tuo stile e al tuo fisico” la mia risposta è: “Oh, ma pensa, e sapresti almeno dirmi come o hai solo scoperto l’acqua calda ma non sai aprire il rubinetto?” Perché si adattare lo stile di qualcuno a se stessi è talmente difficile che tanto vale crearsene uno tutto nostro.