Chi: Adele
Segni particolari: sempre sorridente
Nemici: gli ipocriti
Amici: le persone buone e pure
Forma: rettangolo
Odio: la cattiveria
Amo: i gatti
Amerei: essere più convinta
[Ho scelto le immagini di Keira Knightly per questo post dato che è una donna magra di costituzione (o così dichiara), e ho preferito quest’esempio positivo che calzava con l’articolo.]
Ok, sono magra. Ok, non ho mai faticato per esserlo.
Ok sono fortunata, molto fortunata, perché ho un fisico tonico di natura pur non avendo mai praticato troppo sport (sono un’eterna pigra). Ora mi chiedo, è una colpa questa? Perché per tanto, troppo tempo è sembrato esserlo.
Tutto è iniziato a 10 anni, quando i compagni di classe mi chiamavano stecchino e una mia insegnante mi aveva chiesto se mangiavo abbastanza a merenda perché risultavo troppo magrolina per la mia età. Allora ero piccola e felice, non mi ponevo certi problemi.
Poi sono arrivate le medie, già. Mi ricordo ancora il mio compagno di classe “ma tu sei troppo magra, sei anoressica per caso?” ecco, lì è iniziata la vergogna. La vergogna per il mio corpicino che risultava essere anormale, diverso. La primavera e l’estate, nonostante siano da sempre le mie stagioni preferite, sono diventate un martirio. Paura di indossare magliette a maniche corte e vestitini, paura della sentenza che scendeva su di me come una ghigliottina “tu sei troppo magra”.
Fino a oggi è stato un susseguirsi di apprezzamenti e di giudizi negativi da parte di tante (soprattutto) ragazze e qualche ragazzo che si è sentito in diritto di dirmi in faccia, così, come si parlasse del tempo “ah, a me piacciono le donne più in carne e prosperose”.
Sono stata male, molto male psicologicamente, nonostante abbia sempre avuto morosi che mi apprezzassero per come sono e mi facessero sentire splendida. Ma no, io mi guardavo allo specchio e vedevo una figura che non riuscivo ad accettare, perché gli altri non l’accettavano.
Poi ho detto basta. Basta alle sentenze, basta ai giudizi sul mio corpo, basta al senso di inadeguatezza. Mi sono chiesta “Adele, cosa vuoi da tu, dal tuo corpo? Come ti sentiresti meglio?” E la risposta è stata 5 chili in più, 5 miseri chili in più che mi facevano arrivare al peso ideale. E l’ho deciso io. Mi sono messa d’impegno, mi sono iscritta in palestra, ho iniziato a mangiare il doppio di quello che mangiavo prima, ma sempre sano e ora posso finalmente dire di avere raggiunto il mio obbiettivo. Si, ora sono alta 168 per 55 chili. Sto bene con me stessa.
Ho capito i motivi del mio passato da “sottopeso”, ovvero il fatto che sono una persona che consuma molto, tra l’ansia (che mi ha sempre caratterizzato) e il fatto che mi sono sempre riempita di innumerevoli attività, riducendo il tempo libero e il relax a qualche ora a settimana e aumentando invece di giorno in giorno lo stress. Ora mi sono data una regolata, vivo le giornate in maniera più tranquilla, continuo con la palestra, mangio il giusto e in modo sano e posso dire di essere felice con me stessa.
Voglio chiudere con un messaggio a tutte le donne, e perché no anche agli uomini: non importa magre, grasse, prosperose, piatte, toniche, non toniche, ognuna di noi, ognuno di noi, è una perla unica. La bellezza sta nel prendersi cura di se stessi, amarsi e soprattutto rispettarsi e circondarsi di persone che ci rendano felici e radiosi.