Il cambio di stagione è ancora lontano, ma forse è proprio questo il momento di fare un salto nel nastro armadio armandosi degli occhiali dell’obbiettività e magri di una valida compagna di viaggio. Durante il cambio di stagione infatti siamo troppo stanche per fare una cernita efficace, ci limitiamo a buttare o selezionare per staccapanni, o swap party, i capi che non ci stanno da più di due anni e qualcuno così rovinato che non ha senso di restare.
Ci vogliono invece due orette tutte per noi per decidere quello che proprio nel nostro armadio non ha diritto di occupare spazio e quale periodo migliore per tirare le somme dell’inizio di settembre.
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Devo ammettere che l’idea di questa pratica non è stata totalmente mia. L’ultimo weekend di ferie infatti il mio fidanzato mi ha proposto questo piano per un afoso venerdì pomeriggio cittadino:”Oggi andiamo in centro e ti compri qualcosa che ti piace, poi torniamo a casa e buttiamo le cose brutte che sono nel tuo armadio!” Mia madre dalla casa al mare ha gioito di questa iniziativa dato che mi definisce un’accumulatrice (geni paterni), e io ero ben felice di sapere finalmente quali fossero i vestiti che più piacevano al mio fidanzato, inoltre più spazio = più shopping.
Dopo uno shopping abbastanza parco (come numero di capi non molto come spesa), siamo tornati a casa e lui si è piazzato davanti all’armadio con patatine e coca-cola pronto a fare il giudice.
Un giudice infatti o comunque una compagnia interessata è molto utile in questa fase perché sprona a disfarsi delle cose su cui avete qualche dubbio. Il mio fidanzato è stato abbastanza severo e per quanto avessi l’ultima parola sulle scelte mi sono lanciata spronare dal suo buon gusto prodotto da un’educazione da parte di mamma e nonna ben più fashion di me (sono quelle cose che non puoi imparare, ti entrano nel sangue da ragazzino/a).
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Daily dose of stuf |
Il punto infatti non sta nel buttare quelle quattro cose che non avete indossato quest’estate o quelle di due taglie in più o in meno. Bisogna buttare le cose brutte, quelle che avete comprato a poco prezzo e si vede, quelle che non c’entrano più con vostro stile da molto tempo, quelle che non sapete come abbinare nonostante abbiate più volte tentato. Quei capi insomma che quando li indossate vi fanno sentire sciatta e poco a vostro agio.
J Crew |
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Potranno fare la felicità di un’altra, sia che li portiate allo staccapanni sia che organizziate uno swap party con le amiche, ma il vostro armadio libero di respirare vi renderà più semplice anche la vestizione mattutina.
Better Homes and Gardens – Closet and storage |
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È concesso tenere alcuni capi con un significato sentimentale, la maglietta del primo bacio, quella del secondo, il top a schiena nuda con cui vi sentiate sexy, a patto di non indossarli se ormai sono trascorsi più di 10 anni dal loro acquisto.
Io sono stata brava, ho riempito tre sacchettoni dell’ikea, ho buttato via anche quattro paia di scarpe, vecchie, logore o inguardabili. Avrei voluto fare le foto per immortalare il momento, ma abbiamo fatto tutto nella frenesia prima di cena e dopo ci siamo precipitati a buttare via tutto, così niente ricordi e niente rimpianti. Vi assicuro che è liberatorio.