Quando pensiamo a come vestirci, cosa compre e che look ci piacciono una parte molto consistente delle remore che abbiamo è data da “Cosa dirà la gente?!” Gente pronunciato ggènte, con le e molto aperta e una g molto marcata.
Questo perché siamo sempre preoccupate del giudizio altrui anche in quei casi in cui non ci dovrebbe interessare come lo sconosciuto sull’autobus, la cassiera del supermercato, il vicino di casa o la mamma di un compagno di scuola di vostro figlio. Un’ansia che riguarda anche le cose più frivole non solo le scelte importanti della nostra vita, familiare e lavorativa ma anche se il top è troppo corto o colorato, la collana troppo particolare, lo smalto troppo acceso, il trucco troppo forte, o al contrario il look troppo scialbo, i capelli poco curati, le scarpe troppo sportive.
Pensiamo, e forse abbiamo ragione, che tutto di noi sia sottoposto al giudizio altrui e soprattutto crediamo che questo giudizio sia importante, talmente da condizionarci nelle scelte che facciamo. È più facile tra l’altro che questo condizionamento riguardi le scelte più frivole piuttosto che quelle importanti, mollare un lavoro che odiate nonostante tutti vi prendano per matte è una cosa che farete a discapito del giudizio altrui perché non farla sarebbe una rinuncia troppo grande. Non mettere quella collana vistosa perche tutte le colleghe vestono in grigio nero invece vi verrà più naturale, vi sembrerà una rinuncia sopportabile, senza chiedervi se è necessario farlo, perché lo fate.
Va benissimo rinunciare ai jeans se l’ufficio ha un dress code, o temere il giudizio della futura suocera e del responsabile del personale, ma evitare un capo perché potrebbe farvi notare, potrebbe mostrare le gambe non proprio perfetto (e chi le ha perfette) per paura del giudizio altrui non ha senso. Soprattutto perche molte volte gli altri non stanno nemmeno pensando ciò che credere, è solo il giudizio che voi avete di voi stesse che viene proiettato sugli altri.
Io ho smesso di preoccuparmene quando mi sono resa conto che comunque io sia chi vuole criticare qualcosa da criticare la trova. E allora perché preoccuparsi?