Come sapete ho fatto una breve gita a Milano perchè avevo un impegno, e quale modo migliore per cercare di farmi passare i pregiudizi su Milano se non facendo Shopping con mamma?
Ci siamo date appuntamento in cima a Via Montenapoleone e lei mi ha accolto con un sacchetto di borsalino che conteneva un bellissimo basco (sapete che sono la mia passione) rosso con delle applicazioni dorate, che ho aperto freneticamente in mezzo alla strada. Mi stupisce sempre come mamma che non si interessa minimamente di moda riesca a regalarmi cose che avrei scelto anche io autonomamente.
Abbiamo passeggiato guardando le vetrine dei negozi più costosi (a Genova non ce n’è così tanto) e siamo andate a pranzo lì vicino. Subito dopo pranzo io volevo prendere il treno, invece lei ha interrogato il cameriere (che era preparatissimo) per sapere qual’era il Tiffany più vicino e mi ha trascinato in via della Spiga. Ero troppo stanca per concentrarmi sulle vetrine seriamente ma il mio primo pensiero è stato: “Ma quante borse… Se uno deve comprare una borsa nuova ha l’imbarazzo della scelta, non si trova in difficoltà come a Genova” Davanti alla vetrina di Tod’s poi mi sono sorpresa a guardare il nuovo bauletto blu elettrico con gli occhi a cuoricino che fa parte di questa collezione (tra l’altro discutibile la scelta di una modella sdraiata su una macchina).
Approdata da Tiffany mi sono sentita a casa. No, non è un luogo comune ne una citazione, ma quand’eravamo a New York la mia amica L. mi ci ha portata due volte, e sono stata ad aspettare sui comodi divanetti, usando la loro wifi, mentre lei sceglieva quanti “Return to Tiffany” portarsi a casa a quei prezzi bassi. Entrando il portiere ti chiedeva dove dovevi andare e la stessa domanda te la faceva il ragazzo in ascensore, che tra l’altro ci aveva deliziato con vocine comiche. Così appena entrata ho detto “Argento, Return to Tiffany” e il ragazzo ci ha mandato al centro del bancone, una bella differenza rispetto a “Third floor, Miss”
Gli orecchini che volevo però c’erano, erano lì a fissarmi da un angolo della vetrina ed erano la cosa che costava meno di tutto il negozio. Quindi, grazie mamma di nuovo. Sono venuti a casa con me.
Quale modo migliore per ricordare Milano che non un paio di orecchini di Tiffany? Quasi spero di tornarci presto, ma sono ancora del tutto convinta, sarà il destino a guidarmi.