Sapersi vestire assecondando la forma del proprio corpo è importante, ma è il primo passo verso far emergere la propria personalità e il proprio gusto personale ed esprimerlo attraverso ciò che indossiamo.
Per questo dedico questo post un po’ particolare non alle varie forme di Clessidre, ma ai vari modi in cui una clessidra può vestirsi, a seconda del suo carattere, della sua sicurezza e anche dell’occasione per cui si sta agghindando. Ho scelto questa forma del corpo perché è la più versatile e a volte quella che si sente più discriminata.
Una donna a Clessidra, a prescindere dalla taglia che indossa può decidere di adottare tre diversi stili, per dare un nome a questi stili utilizzerò delle star a clessidra che parzialmente li incarnano. Ovviamente non in tutte le occasioni li rappresentano a pieno, ma ho preferito così, perché chiamarle con degli aggettivi avrebbe condizionato di più la vostra imparzialità nello scegliere uno stile piuttosto che un altro:
- Scarlett Johansson
- Marilyn Monroe
- Christina Hendricks
La Clessidra alla Scarlett Johansson ha deciso di non mettesi in mostra, o almeno di mettere in mostra solo un po’ di quello di cui è sicura: seno e vita stretta. Essa prende spunto dall’abbigliamento della pera dalla vita in giù. Pantaloni a zampa o a palazzo, gonne a vita alta sempre svasate, a ruota, e che arrivino al ginocchio. Vestitini stile wrap dress, o comunque che scendano morbidi e svasati sui fianchi.
La Clessidra alla Marilyn Monroe non ama il look aderente ad ogni costo, ma conosce il potenziale delle sue curve e non vuole nasconderlo. In gonna si sente meno sicura e quini predilige indossare gonne a ruota e abiti svasati, come fanno le “cugine” a Pera, ma con i pantaloni a zampa o a palazzo si sente infagottata quindi preferisce ripiegare su modelli aderenti, che modellano i fianchi e che scendono dritti dal ginocchio in giù, o addirittura aderenti da quando ha trovato gli stivali che li contengono.
La Clessidra alla Christina Hendricks non ha paura di osare ne dei commenti di chi la osserva. Le piace il modo in cui le gonne a matita e gli abiti ad anfora fasciano le sue curve e ha deciso che visto che ci sono le vuole mostrare. Cerca in ogni caso di non indossare gonne aderenti che arrivino molto sopra il ginocchio e se non è molto alta le abbina sempre con i tacchi, per quanto larghi e comodi. Per i pantaloni sceglie sempre quelli aderenti, che le modellino i fianchi, e spesso li mette dentro gli stivali (che ovviamente si è fatta fare su misura per i suoi polpacci).
Ciascuna può scegliere una delle tre “filosofie” a seconda dell’occasione, o passare dalla prima alla seconda gradualmente, acquistando gradatamente sempre più sicurezza di se.
Ovviamente chi porta taglie più grandi avrà più facilità a sentirsi a suo agio con il primo o il secondo abbinamento e le sarà necessario più coraggio passare al terzo di una clessidra magra. In ogni caso nessun abbinamento è migliore dell’altro, l’importare è solo trovare quello che ci fa sentire a nostro agio e non è assolutamente necessario passare attraverso le tre fasi.