Che sia una passione, una tortura o una dipendenza lo shopping non può essere lasciato al caso e ci sono fattori importanti da valutare prima di lanciarsi tra i negozi.
Il primo e forse più importate è l’umore. L’umore ideale per un shopping utile e soddisfacente è una certa serenità velata da un tocco di ottimismo, non troppo però. Stati d’animo alterati possono essere pericolosi, c’è chi quando è triste comprerebbe mezzo negozio, chi invece si aggira svogliata e osserva con aria perplessa ogni capo per non provarsi niente; però poi magari il giorno in cui è troppo felice compra cose che non indosserà mai. Io sono di questo secondo tipo, se non sono ispirata non riesco nemmeno ad avvicinarmi ai camerini. Se vi ritrovate nella fase “non comprerei niente”, non sforzatevi, ma utilizzate questo giro come un sopralluogo, poi ripenserete a ciò che avete visto e che vi è rimasto impresso.
La seconda cosa importante è l’abbigliamento, deve essere comodo, ma pensato per quello che andate a provare. Partite in gonna e collant se cercate di comprare una gonna o un vestito e in pantaloni e scarpe giuste se cercate questi ultimi. Lasciate perdere le camice e i maglioni collo alto, i bottoni vi rallenteranno e il collo vi scompiglierà i capelli. Meglio una maglietta di cotone di modo che non sudiate troppo nei camerini, e un maglione da poco, che nel caso cada per terra a fare compagnia ai gatti di polvere dei camerini di zara non vi faccia disperare. I colori dell’abbigliamento che scegliete sono importanti, a meno che non andiate a cercare qualcosa di specifico, meglio ripiegare su colori neutri, possibilmente che stiamo bene con il vostro incarnato. Le scarpe devono essere comode, se andate a provare gonne o abiti da sera prendete l’abitudine di portare in camerino anche un paio di decolletè per vedere l’effetto con e senza tacchi. Se andate a provare pantaloni le scarpe devono essere dell’altezza con cui penserete di indossare quei pantaloni, per prendere l’orlo giusto.
Passiamo ora a viso e capelli. Allora quante di voi vanno a fare shopping il sabato mattina con la faccia un po’ sfatta dal sonno e i capelli imbarazzanti? Io sto già alzando la mano. Si pensa che il viso non conti visto che dobbiamo vestire il corpo, ma come si può giudicare imparzialmente se un vestito verde acqua ci dona se le occhiaie si vedono sotto il fondotinta e i capelli reclamano il parrucchiere da più di un mese (sono di nuovo io, il nuovo lavoro ha prodotto questi effetti)? Quindi cercate di andare a fare shopping almeno ai limiti della decenza, con un trucco sobrio e curato.
L’altra cosa che disturba quando andate per negozi sono gli occhiali, oltra alla scomodità di doverli togliere ogni volta che cambiate la maglietta, gli occhiali falsano la vostra percezione del look. Non vi sto chiedendo di andare per negozi alla cieca, ma usate le seguenti indicazioni a seconda che:
- Abbiate una montatura quasi invisibile e incolore, allora potete tenerli tanto non faranno una gran differenza.
- Abbiate sempre la stessa montatura e non la togliate mai, in questo caso è giusto che i vestiti concordino con essa o almeno non ci facciano a pugni.
Se cambiate spesso montatura, magari ne avete una da lavoro e una per uscire, oppure talvolta indossate le lenti, toglietela quando siete in camerino o andate direttamente per negozi con le lenti a contatto. Una montatura rossa, difficilmente vi farà apprezzare il vestitino viola, o il maglione collo alto giallo senape.
Ora che siete pronte passiamo alla ricognizione del negozio. Se andate in un piccolo negozio dove la commessa sarà pronta a chiedervi di cosa avete bisogno appena entrate, fatela aspettare con un cortese: “Volevo dare un’occhiata grazie.” di modo da potervi guardare intorno con calma e valutare se c’è qualcosa che vi interessa. Rivolgetevi poi alla commessa per farvi servire. Questo giro di ricognizione è importante perché devono essere i vostri gusti che comandano e per quanto la commessa possa essere onesta e non rifilarvi un fondo di magazzino, affidandovi solo alle sue scelte potreste perdervi il capo giusto per voi. Nei suoi confronti state sempre un po’ sulla difensiva, il suo lavoro è vendere, il vostro obiettivo è comprare solo qualcosa che vi cade a pennello. Ci sono commesse brave e capaci, che sanno proporvi i capi giusti e crearvi l’outfit perfetto, ma non sono la maggiormanza. Quindi dovete avere una buona dose di sicurezza per rifiutare di provare il trench dal collo enorme se avete le spalle larghe, o il maglione collo alto rosa salmone che vi fa il colorito di un alieno. Se poi insisteranno dicendo che quest’anno va così di moda, saprete di aver fatto la scelta giusta nel rifiutare.
Se invece frequentate quei negozi dove le commesse sono un optional, il lavoro diventa più facile. Fate il vostro giro di ricognizione con calma, osservando molti capi, cercate di non farvi attirare dai soliti modelli se cercate qualcosa di specifico, e portate tanti capi in camerino. Non abbiate timore a chiedere la taglia se non la trovate, la risposta più sgarbata che potete ottenere è: “È tutto esposto” e purtroppo è una risposta frequente.
In qualsiasi negozio siate passiamo ora alla fase camerino. Se avete scelta evitate quelli con gli appendini rotti, senza sgabello e con la tenda che non si chiude, alcuni sono più grandi di altri e ovviamente più comodi. La luce si sa è quel che è, spegnerebbe la vostra carnagione anche foste appena tornate dalle Maldive, ma guardando il lato positivo, se un capo vi dona con quella luce di sicuro sarà fantastico illuminato dal sole. In ogni caso non scegliete mai il camerino con la luce traballante, quello con il neon mezzo rotto che vi fa sentire quasi in discoteca. Vi innervosirà e farà trascorrere il minor tempo possibile lì dentro e quindi prendere decisioni affrettate, e spesso sbagliate.
Avete scelto il camerino giusto? Ora spogliatevi, non provate la gonna sopra i pantaloni, il vestito sopra la maglietta, il collo alto sopra la camicia, togliete tutto quello che non serve, che non indossereste con quel vestito. Se pensate che tutto ciò sia superfluo sappiate che ho assistito a scene terribili tra cui una signora che si provava un vestito a ruota con i jeans abbassati alle caviglie. Nulla scelto in queste condizioni può essere stato valutato attentamente! Se siete in dubbio con la taglia portatene due in camerino e iniziate a provare sempre la più grande, psicologia consolatoria. Se pensate che indosserete spesso tale gonna o vestito con i tacchi prendetene un paio in negozio per vedere come cade. Attenzione poi però non comprateli solo perché vi fanno sentire altissime e magre, ma solo se sono comodi e sapete che li userete. Se provate un capo dalla vita in giù una volta indossato e capito che la taglia è giusta, fate i seguenti movimenti: sedetevi, accavallate le gambe, accucciatevi, chinatevi. Assicuratevi che con questi movimenti una gonna non salga e stringa troppo per i vostri gusti, un paio di pantaloni non si spostino e non stringano, ne in vita nel al cavallo. Fate attenzione a come cade la gonna sul lato b, se il modello non è a matita non dovrebbe fasciarlo ma ricadere dritta. Per i pantaloni sono ancora di più le cose da valutare: non deve fare troppe pieghe all’inguine, le tasche non si devono aprire formando delle asole, dietro deve essere aderente quanto basta ed non fare l’effetto vuoto sotto al lato b. Se state provando una camicia incrociate le braccia in avanti e indietro, i movimenti devono essere agevoli al massimo un pochino trattenuti.
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Avete capito che il capo vi dona, la taglia è giusta e volete comprarlo. Fermatevi davanti allo specchio e pensate con quanti capi lo indosserete e in quante occasioni, inoltre chiedetevi se avete già qualcosa di simile. Possiamo aver bisogno di più paia di pantaloni neri, ma di sicuro non dello stesso modello a meno che non indossiate che quelli.