Un titolo di un libro che ho letto da adolescente mi ritorna spesso in mente: “Sei la mia migliore amica ma ti odio.” Non ricordo nemmeno la trama del libro, ma racchiude il concetto di quanto sia difficile trovare una buona amica, una che ti capisce e sa starti vicino.
C’è chi è abbastanza fortunata e fa amicizia facilmente, chi si lascia andare alle confidenze solo dopo tanto tempo, ma in fondo siamo tutte alla ricerca di buone amiche quanto dell’uomo perfetto o del peso ideale. Il bello che con le amiche non si deve scegliere, si può averne più di una e le cose migliorano se esse si conoscono e stanno bene tra di loro.
Si pensa che una buona amica debba avere i tuoi stessi interessi, sia necessario confidarsi tutto o vedersi spesso, io in realtà penso che l’amica vera sia quella che sa starti accanto nei momenti difficili e essere felice per te in quelli belli.
Che ti abbracci perché sei stata abbandonata con la cistite in un parcheggio della Alamo di Los Angels, o che ti lasci piangere sulla sua spalla quando sono mesi che non riesci a farlo anche se sei disperata. Può passare la notte a casa tua perché sa che ti da fastidio dormire da sola, o aprirti gli occhi chiedendoti perché piangi, se del ragazzo che ti fa soffrire non sei innamorata, o anche raccontarti un dettaglio privato, mentre state guardando dei vestiti, non sapendo quanto ti faccia sentire bene e normale.
Il rischio con le amiche è che le cose possono finire, e anche molto male, esattamente come in una storia d’amore. Lei detiene i tuoi segreti e il tuo affetto e saprà dove ferirti se vorrà, ma forse anche questo non importa perché le persone cambiano ed è giusto lasciarle cambiare e lasciarle andare, l’importante è aver vissuto e conservare la memoria di tutti quei momenti, e sperare di incontrare ancora persone speciali con cui condividere.
Io ho la fortuna di aver sempre avuto molte amiche, alcune sono passate ed andate via, altre sono tornate dopo giri immensi, altre quatte quatte sono diventate come delle sorelle. Le mie regole con le amiche sono semplici: dire le cose in faccia (talvolta mi devo sforzare perché ho sempre paura della reazione), perdonare (in questo non sono bravissima). Loro di me devono sopportare un mio grande difetto: interrompo le persone mentre si chiacchiera, questo perchè il mio cervello gira a mille e mi vengono tante idee e spunti di conversazione, ma so che non è una scusa. Per gestire questo mio difetto le esorto a interrompermi a loro volta o stopparmi con un: “No lasciami finire!” che apprezzo molto. L’apoteosi dell’interruzione la raggiungo con una mia amica, con la quale ci interrompiamo a vicenda in continuazione portando avanti due discorsi paralleli e riuscendo anche a seguirli entrambi ed ascoltarci.
A tutte le mie amiche, recenti o d’infanzia, vicine o lontane un grande abbraccio perché ogni momento della nostra amicizia ne è valsa la pena, anche con quelle con cui è finita. Scusatemi se sono criptica, ma ogni tanto è bello mettere qualcosa di me in questo blog semi-modaiolo.