Mentre guardavo tale programma, ho iniziato a pensare cosa è per me Belen, cosa rappresenta, e come me la figuro. Mi è venuta in mente la pubblicità della Tim dove faceva la professoressa di latino e Cristian De Sica ci provava con lei, e lei sorrideva compiaciuta non oltraggiata.
Nel 1913 una famosa suffragetta, Emily Davison, si lanciò sotto il cavallo del Re a Derby e morì. Fu una martire accidentale? |
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Lei ha accettato conscia del ruolo che doveva interpretare, ha accettato perché è lavoro, anche se non penso che fossero soldi che le hanno consentito di arrivare a fine mese. Ma ha accettato. Ha accettato una cosa non illegale ma umiliante, per se e per tutto il genere femminile. E come lei hanno accettato tutte le veline seminude, le ragazze nella scatola, le Brave Giovanne in cima alla scala, tutte coloro che vanno in tv a interpretare ruoli che ci fanno tornare indietro di 50 anni, ruoli che imprimano nella nostra mente il concetto che la donna è un giocattolino compiacente.
È anche una loro responsabilità il fatto che l’immagine della donna in tv è quella che è. Ci sono uomini che non accetterebbero di essere il testimonial di una pubblicità di lassativi, o di eiaculazione precoce, ma molte donne non si fanno problemi a interpretare scenette da preludio di un film a luci rosse. Perché?
Woman’s Army Corps |
Prime donne piloti |
Ma quello che più mi spaventa è che siamo sempre giudicate in tv, mi piacerebbe prendere un campione di uomini comuni, portarli in un programma tv e sottoporli davvero al giudizio di qualche Personal stylist, io credo che al terzo: “Ma vai in giro così? Non si può vedere!” Uno di loro inizierebbe a prenderlo a cazzotti. In questo gli uomini sono assolutamente meglio di noi. Si difendono, perché noi non lo facciamo?