Se siete state da Zara ve ne siete già accorte, va di moda il tartan (turna), il leopardato (o peggio, pitonato come nel ’99), il domopak di alluminio, i maglioni over con le maniche scese (che iniziano da metà braccia), i peluche (a forma di cappotti), l’abito gilet (ma per davvero?), i trench lunghi e monopetto (finalmente qualcosa di carino), gli abiti chemisier con bottoni grandi in finto legno, i tessuti a coste (che sono sexy solo su Meghan Markle in Suits), e beh forse è meglio concludere l’elenco altrimenti non sono sicura di poter proseguire questo post. Io credo che mi vestirò con vestiti che già possiedo e no, non con il pantalone in velluto che indossavo al liceo benché sia di nuovo di moda, ma il trench di mamma originale di Burberry più tutti i miei vestiti non perfettamente in trend. Ma se voi foste attirate da queste mode, ecco come acquistare qualcosa facendo in modo che duri più di una stagione.
Per prima cosa massima attenzione, non comprate qualcosa che ha molti di questi trend sovrapposti. È una tecnica che troverete spesso da Zara, creare un capo che è leopardato ma sul verde con i famosi bottoni grossi sul davanti. Potrebbe piacervi alla follia adesso e stufarvi dopo due mesi, mentre il discreto top leopardato potrebbe accompagnarvi per vari anni. Evitando questo pericolo ecco come i vari trend possono essere inseriti nel vostro armadio:
Il tartan di oggi è rosso, ma è abbinato a colori forti come blu elettrico, giallo e nero, ottima idea per una gonna o un cappellino se siete amanti dello stile rock, in caso contrario è più facile se vi orientate su un qualunque tessuto spigato che già si vedeva l’anno scorso. So che un abito tartan a maniche lunghe sembra una buona idea sulla gruccia, ma vi assicuro che farà effetto vestaglia sempre e comunque.
Il leopardato ora è ovunque ma è un classico ormai da anni, quindi un top incrociato in vita starà sempre bene su un jeans nero, ma il vestito lungo chemisier avrà vita più breve, meglio acquistarlo solo se siete davvero delle amanti del trend da sempre perché è un capo molto impattante. Stesso discorso vale per il pitonato, ricordo un’amica che aveva acquistato un pantalone pitonato nel lontano 1999 ed era risultato impegnativo come non mai. Se volete fare una prova è un’ottima idea indirizzarvi su cinture, borse o altri accessori con questa stampa.
L’effetto domopak non fa per me, ma sicuramente è molto scenico quindi se avete in programma una serata particolare io non lo disdegnerei, unico consiglio meglio abbinarlo con banali capi neri. Ricordate che aumenteranno il volume e attireranno l’attenzione quindi conservatelo per i modelli di abiti con cui vi sentite più a vostro agio.
Veniamo ora ai tristi e onnipresenti maglioni con maniche scese. Cosa succede infatti se la manica non viene cucita sul maglione all’altezza della spalla ma più avanti lungo il braccio? Il maglione avrà un effetto over largo sotto l’ascella aumentando busto e seno, infagottando la figura. La cucitura poi non essendo sulla spalla va ad arrotondare e rimpicciolire le spalle, cosa che non è quasi mai una bella idea. Questo modello, non prendiamoci in giro, non dona a nessuno ma se vi piace molto suggerisco a pere e clessidre di stringerlo in vita con una cintura o di infilarlo nella gonna, alle mele e ai triangoli invertiti di trovarlo scollato e alle rettangolo di non abbondare troppo con la taglia.
Il tessuto effetto peluche (che ha anche un nome tecnico, ma mi ricorda troppo i teddy bear) aumenta sicuramente molto il volume, ma appare molto coccoloso e caldo, se vi piace assicuratevi che non sia in viscosa o rayon ma che abbia almeno un po’ di acrilico altrimenti, oltre che infagottarvi, non sarà nemmeno caldo.
Devo ammettere che non sono la persona giusta per parlarvi degli abiti gilet, primo perchè soffro il freddo alle braccia quindi non contemplo un capo che non le copre, inoltre probabilmente quando distribuivano la “sexytudine” ero in coda per il senso dell’orientamento e non mi è stata assegnata. Nonostante ciò trovo che questo trasformare un capo maschile in uno super sensuale sia molto bello ma avrà sicuramente vita breve. Quindi non investite moltissimo in uno di questi capi e provate ad abbinarli anche a skinny jeans e a leggings in pelle per poterli indossare più spesso. Sappiate in ogni caso che urlano “guardami” da ogni angolazione.
E finalmente siamo arrivati ai trench, che sono certo andati sempre di moda ma quest’anno sono lunghi, senza passanti sulla spalla, con maniche raglan e molto lunghi. Questo modello si abbina molto bene a gonne e abiti longuette, può donare a tutte a patto che stiate attente ad alcuni dettagli: lasciatelo un po’ aperto se avete molto seno, abbiate cura di stringerlo in vita se la vostra è molto stretta e lasciate il collo molto aperto per ampliare le spalle.
Gli chemisier con i bottoni in legno invece, pur essendo un trend abbastanza marcato e molto riconoscibile, saranno sicuramente molto più riutilizzabili, sono un capo però più estivo che invernale quindi scegliete un tessuto che sia facilmente abbinabile nella mezza stagione più che nel freddo artico dell’inverno.
Dato che mi rifiuto di approfondire la moda dei capi a coste, per il momento ho finito con la descrizione dei vari trend. Voi vi siete innamorate di qualcuno di essi?