Da gennaio ho un progetto in testa e il suo primo passo è una consulenza che vi aiuti a realizzare un guardaroba perfetto per voi, pratico e veloce che sia semplicissimo da abbinare. Mi piace chiamarlo l’Armadio Matematico. Per poter però strutturare al meglio questa consulenza (che sì sarà sia on line che dal vivo) ho bisogno di studiare le filosofie del guardaroba che ci sono già in giro. Al momento ne ho selezionante tre ma se ne avete da suggerirmi sarà felicissima di ampliare la ricerca.
Dopo un po’ di studio ho deciso di iniziare con il Capsule Wardrobe, perché è il più conosciuto e anche il più frainteso. Quello che si crede che sia, e che io stessa prima di approfondire pensavo fosse il suo scopo è un armadio composto da capi basici, senza tempo abbastanza minimal e facili da abbinare che si adattino a più occasioni. In sostanza l’armadio perfetto, fatto di capi di qualità, costosi, da tenere nel tempo e che si adatti bene al nostro corpo. A quanto pare poi questi capi dovrebbero essere universali, cioè i jeans, la camicia bianca e così via, ma questo lo approfondiremo poi.
Beh questo non è il capsule wardrobe, dopo aver visto un po’ di video e aver studiato una delle guru del Capsule Wardrobe, Abilene di UnFancy, ho capito di cosa si tratta e perché è così difficile da realizzare. Per dirlo con le sue parole: “Simple definition? It’s a mini wardrobe made up of really versatile pieces that you totally LOVE to wear.” (una semplice definizione? Un mini guardaroba creato da pezzi molto versatili e che tu ami indossare). Quindi la definizione più utilizzata è completamente sbagliata:
- Non sono capi costosi, anzi possono essere anche low cost anche se va da se che se acquistate molto meno potete spendere più tempo e denaro nella ricerca della qualità
- Non sono capi senza tempo anzi, molti seguono le mode, se osservate il capsule wardrobe di Signe sul suo canale youtube Use Less vedete che è perfettamente calzato nella moda del momento
- Questi pochi capi non è detto che debbano durare a lungo, sia perché questo armadio ha una rotazione stagionale (4 volte all’anno non due come facciamo di solito) sia perchè deve trattarsi di capi che amate quindi nel momento in cui non li amate più potete salutarli.
- Nessuno vi dice che debbano essere un certo tipo di capi, ci saranno donne come Signe che hanno una sola gonne e tanti blazer e altre che avranno 5 pezzi tra gonne e abiti e un solo paio di jeans, quindi l’armadio è del tutto personalizzato su di voi.
Inoltre uno dei punti fondamentali per la creazione di questo guardaroba, con cui sono completamente d’accordo, è essere oneste con quello che ci serve da lui, inutile scegliere maglioncini in viscosa se siete freddolose o puntare sugli abiti formali se vivete in jeans. Devo dire che questa analisi approfondita di ciò che ci serve è il punto che più mi piace e credo che sarà una delle poche cose di questa filosofia che porterò via con me.
Quindi come si fa a creare un capsule wardrobe? Su UnFancy trovate un pdf che vi può aiutare, in sostanza dovete avere chiaro: cosa vi serve, le occasioni principali per cui vi vestite, cosa vi dona (sia in termini di colori e forma del corpo) e non è certo una passeggiata. Se volete imbarcarvi in questa avventura quello che vi consiglio di fare, dopo esservi documentate e aver guardato tutti i capsule wardrobe che trovate su youtube e nei blog di staccarvi un attimo e non farvi influenzare da quello che indossano gli altri ma pensare a ciò che piace a voi.
Devo essere sincera questo capsule wardrobe non mi piace per due ragioni, per prima cosa penso che sia molto difficile crearlo da sole, ma certo provarci aiuta a porsi le domande giuste, ma soprattutto perché pur ponendosi come una risposta definitiva in realtà è del tutto assoggettato alle mode e cambia di stagione in stagione. Una volta creato il vostro capsule wardrobe dovrete lavorare in continuazione per adattarlo e dopo tanta fatica non avrete risolto il “problema dei vestiti”. Non è questo che voglio per voi nella mia consulenza dell’armadio matematico, voglio poter risolvere il problema una volta per tutte e lasciarvi libere di pensare a tutto il resto della vostra vita. La mia ricerca quindi continua, a voi piace questa teoria?