Sapete che sono un po’ strana, diversa, se così vogliamo dire, dalle tipiche blogger di moda. Mi piace parlare di argomenti a volte anche un po’ scomodi che poco hanno a che fare con il mondo patinato della fashion week, ma molto invece con la vita quotidiana di chi i vestiti li compra badando anche alla loro funzione primaria: scaldarsi.
Se anche io sono attirata da un vestito per il suo colore, il modello o il modo in cui mi fa sentire, la mia parte razionale ha sempre la meglio e finisce sempre col farmi la stessa domanda: non è che avrai freddo? Riesci a indossarlo abbinato a capi che ti riescano a scaldare di modo poi da non ritrovarti con raffreddore e mal di gola?
Non sempre la risposta è si e un ruolo fondamentale in tutto questo lo ha proprio la canottiera. Se un vestito, invernale o autunnale, non mi permette di indossarla, magari perché senza spalline o perché con uno scollo profondo sulla schiena, allora non viene preso in considerazione.
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Visto che come me siete tante che utilizzate la canottiera mi piacerebbe con questo post cancellare l’idea che indossarla sia da “sfigati” ma che si può evitare di prendere freddo ed essere lo stesso vestite al meglio.
Ovviamente se non avete reale bisogno della canottiera e potete farne a meno nulla di quello che vi dirò potrà convincervi a usarla, ma se la desiderate molto ma non volete che si veda o non temete l’effetto Fantozzi siete nel posto giusto.
Ci sono varie tipologie di canottiere:
- Microfibra, molto liscia e facilmente scambiabile per una t-shirt infilata nei pantaloni. Tiene molto caldo, ma se sudate è la fine, dovete cambiarla o frapporre un fazzoletto di cotone o di carta tra la vostra schiena e il tessuto finché non si asciuga.
- Di cotone (o misto cotone) ma moderna, molto liscia, è solo leggermente meno adatta di quella in microfibra, ma con il grande vantaggio di far traspirare la pelle. Tiene però meno caldo.
- Di cotone vecchio stile, morbida e non aderente, è davvero meglio evitare che si veda e orientarsi su uno dei modelli sopra riportati.
- A coste in cotone, può sembrare più carina da sola e se avete caldo potete anche rimanere solo con quella ma meglio evitare che si veda sotto alla maglia quando vi chinate, perché fa un po’ Fantozzi. Ha le spalline più spesse quindi vi darà meno fastidio e difficilmente ve ne cadrà una.
Bonus: canottiere in lana e capilene. Dopo un anno passato a lavorare in un ufficio senza riscaldamento le ho apprezzate moltissimo. Con un modello a t-shirt ed è facile che si vedano su braccia e girocollo, ma se le indossate significa che avete anche un bel maglione spesso sopra quindi non sono da scartare.
Che colore sceglierla? Io ho solo due linee di pensiero: nera se vi vestite di scuro (blu, nero, marrone, grigio), color carne se vi vestite di bianco. Essendo color carne impedisce che si veda il reggiseno sotto (se ha spalline spesse anche sulla spalla) cosa molto utile se non vi va di metterlo color carne. Bianca si vedrebbe in trasparenza dalla maglietta a meno che questa non sia davvero molto spessa e non vale la pena di prenderla colorata a meno che non vi piaccia molto.
E se spunta dalla scollatura? Bel problema, le mie canottiere comprate tutte da Intimissimi erano ben calibrate per non vedersi da nessuna scollatura, poi le hanno modificate alzarno il davanti, e come ho risolto io? Comprando la taglia di più, che in questo modo mi sta più lunga e quindi non dà fastidio. In alternativa potete comprarla con il bordino in pizzo da Tezenis e lasciare che spunti.
Ultimo problema, sotto una maglia aderente il taglio orizzontale della canottiera davanti potrebbe vedersi in rilievo, come si fa quindi? O la comprate così abbondante da riuscire a far arrivare le bretelle fin sotto il reggiseno, oppure inventate il modello senza cuciture tagliando lo scollo. Non durerebbe molto, ma speriamo davvero che qualcuno faccia presto dei modelli a laser.