Io mi sono sempre sentita grassa, da quando ho 8 anni, e non lo sono mai stata. Ho smesso di sentirmi grassa quando sono ingrassata di 8 kg, e ho scoperto che con quel peso in più ero solo in leggero sovrappeso, mentre che avevo prima 60kg era il mio giusto peso.
Ho scritto tanto sulla differenza che c’è tra sentirsi grassa ed esserlo sul serio, ho scritto un post su Carola e Cristina due ragazze inventate che si è poi trasformato in un libro La ricetta per amare se stessi, dove racconto di Cecilia che non è grassa ma ci si sente da tutta la vita e Giovanna che lo è ma non le importa perché ha altri problemi da risolvere.
Quello però che mi preoccupa è che tutte ci sentiamo grasse, e con le immagini che si vedono in giro la motivazione è evidente. È stata la contro campagna che ha organizzato Veronica Benini sullo Spora Blog a farmelo venire in mente, infatti dopo aver pubblicato le foto di una modella normale che Calvin Klein ha definito Plus Size (e con plus size si intende che si indossa dalla 48 in su e non so come la modella potrebbe starci a meno di non essere alta due metri e zero cinque), ha creato delle bellissime immagini che vedete qui sotto di se stessa senza ritocchi e in intimo con la scritta “Perdonami Società perché NON SONO grassa“, in quattro lingue diverse.
Osservando lei, osservando me e tutte le ragazze che mi scrivono per conoscere la loro forma del corpo o fare una consulenza ho capito che da tanto tempo definiamo grasso ciò che è non-magro. Partiamo dal presupposto che se non siamo magre, e per magre intendiamo tutte come le modelle delle sfilate, allora in automatico siamo grasse. Non consideriamo che esiste una fascia ampissima che è il normopeso, che avere un rotolino di pancia non vuol dire essere grassi, che avere un bel sederotto taglia 44 nemmeno e che essere due/tre/cinque chili sopra il vostro peso giusto non significa essere grassa.
Sorvolando un attimo sul fatto che essere grassi in ogni caso non è un’onta o una colpa, e che il concetto di peso ideale è del tutto irreale dato che ne ho già parlato in questo post, vorrei approfondire quanto dannoso sia questo definirci grasse quando non lo siamo.
A volte lo facciamo perché ne siamo convinte, altre perchè è abitudine tra le amiche lamentarsi di se stesse, a volte ancora perché vogliamo spronarci o punirci per quel chilo e mezzo preso, altre ancora perché non sembra possibile essere contente e soddisfatte di se, è sempre meglio minimizzare i propri pregi.
Ormai lo sapete, più parlate male di voi stesse, allo specchio, nella vostra testa, con le amiche, più crederete alle cose che vi dite. Se io iniziassi a dirmi che ho un brutto viso (una delle poche cose di cui andavo fiera anche a 15 anni), dopo un po’ mi convincerei che è così. Figurarsi se lo facciamo con una cosa di cui tutte le donne sono universalmente sensibili come il peso, di cui parliamo ininterrottamente e sulla quale ci bombardano da ogni fonte.
Così, con un unico riferimento come modello, una dieta visiva povera di alternative, chiediamo che sia obbligatorio raggiungere il peso minimo sotto il quale il nostro il corpo inizia ad avere problemi reali di salute e che se la bilancia non segna quella cifra fantomatica allora siamo grasse.
Io non sono grassa, Veronica non è grassa, Cee non è grassa, e nemmeno Delmy, Jo o Fanziska. Smettiamo di definirci grasse solo per utilizzare quella parola per insultare il nostro corpo.
Siamo tutte normali, se siamo magre o grasse o normopeso, basta osservarci senza quel filtro negativo che applichiamo ogni volta davanti agli occhi!