Ho conosciuto Cristina, l’Estetista Cinica, l’anno scorso al primo evento dello Stiletto Tour e ne sono subito rimasta affascinata. Una donna che si era rimboccata le maniche a soli 19 anni, aveva deciso che se doveva diventare estetista sarebbe stata la più tosta e preparata delle estetiste e così si era messa a studiare tomi di medicina non poteva non avere la mia stima.
Vi ho già raccontato di come grazie a lei sono sparite le mie culotte de cheval (dopo 6 mesi di completa inattività più stress e cibo spazzatura sono tornate, ma meno di prima), e quindi non potevo non acquistare il suo libro Guida Cinica alla Cellulite, soprattutto perché dai primi capitoli ho realizzato una cosa importante: non parla solo di cellulite, ci aiuta a conoscere noi stesse come siamo fatte.
Non si tratta infatti solo di capire che tipo di cellulite abbiamo e come trattarla, anche quello, c’è il test della cellulite che vi consiglio di fare con un’amica perché sia io che Elisa Furiglio con l’auto analisi ci eravamo affibbiate uno stadio più grave, ma si parla soprattutto di aspettative, di modelli proposti e anche di assurde tabelle di peso.
La prima parte mi ha entusiasmato tanto che vorrei rendere propedeutico questo libro per tutte le mie lettrici, è inutile infatti che io vi dica che la forma del corpo non cambia e che non dovete fissarvi sul peso ideale, se voi sotto sotto non ci credete, pensate ancora che se foste magre (che magari già lo siete) diventereste una rettangolo e potreste indossare tutti i vestiti. Bene lei, finalmente, ve lo spiega dal punto di vista medico (il libro è scritto insieme al dottor..) e con frasi destabilizzanti come
“se invece sei stata una goffa bimba pacioccosa (e ora siete magre) le tue cellule saranno tante, sgonfie e pigre” e rincarando la dose “bisogna aggiungere che, secondo recenti studi, il numero di adipociti è collegato anche allo stimolo della fame.”
Enrica Mannari: illustratrice del libro
Per fortuna queste brutte notizie ce le da con simpatia “Gli adipociti intonano un bel coro per invitarci a mangiare un’altra fetta di torta perché si sentono vuoti, ed essendo in noi ex pingui un coro da stadio, li sentiamo forti e chiari, come Ulisse con le sirene, e facciamo molta più fatica a rinunciare a quella seducente fetta di torta. Resta oscuro alla scienza perché, nei loro cori, gli adipociti non inneggino al sedano. Chi gli ha spiegato che il sedano è insipido e stopposo?”
Enrica Mannari: illustratrice del libro
Una menzione menzione speciale va al capitolo in cui vi spiega come calcolare il vostro peso ideale, e ve lo spiega così bene che alla fine avete capito che questa cosa del peso ideale è una bufala. Ci sono tante tabelle per calcolarlo, tante diverse formule e nessuna tiene conto della massa muscolare, voi potreste risultate sovrappeso quando siete solo molto allenati, o normopeso quando invece siete flaccide (come me!). Ci sono però alcune formule che tengono della struttura corporea, l’ossatura insomma, per capire se siete brevilinea, normolinea o longilinea. Io per esempio con busto lungo e gambe corte risulto brevilinea, e quindi avrò un peso di base maggiore di chi è alta come me ma normo o longilinea.
Enrica Mannari: illustratrice del libro
Per farvi capire come mai il calcolo del peso ideale non ha senso vi dico solo che a me sono venuti nell’ordine: 51kg, 57kg, 60kg, 65kg e 66kg. L’ultimo considerando il fatto che sono brevilinea. Va da se che le misure possono essere solo vagamente indicative e non dovrebbero rappresentare un numero che voi vi dannate a raggiungere come un Sacro Graal.
L’ultimo passaggio che vi lascio per poi mandarvi subito a comprare il libro per scoprire davvero cosa succede a queste cellule adipose sotto le nostre cosce è uno che mi ha fatto saltare su dalla sedia e dire “Vai sorella, combattiamo le stesse battaglie”
“È arrivato il momento di annunciarvi una delle verità cinico-scientifiche che dovete assolutamente ricordarvi: non esistono diete miracolose per perdere peso sull’addome o sulle cosce, esattamente come non esistono esercizi di fitness che bruciano il grasso in modo localizzato.” E quindi no, con gli addominali non si brucia la pancia “Dobbiamo fare i conti con la realtà e ACCETTARE CIÒ CHE SIAMO, senza vivere una vita di frustrazioni inseguendo l’idea di un corpo che non avremo mai”
Perché quando ve lo dicono dal punto di vista medico, forse ci credete un pochino di più.
Io da questo libro ho capito che la cellulite mi sta facendo del male (fisico dato che se premo la coscia lo sento, dannate prostaglandine) e proprio per quello ho deciso di correre ai ripari, non tanto per avere un “corpo da spiaggia” quello se mai è un di più.