Forme generose e vita stretta della donna a clessidra sono ciò che più rischia di venire infagottato da un piumino. Tutti gli indumenti molto spessi è un po’ rigidi infatti non riescono a seguire bene la sua figura e rischiano di restare troppo ampi sul punto vita.
L’ideale sarà quindi orientarsi su un un modello non troppo spesso e leggermente affiancato, meglio rispetto a quelli con la cintura elastica che se avete la vita molto sottile rispetto a seno e fianchi rischia di stringere troppo. Non così fa Lydia di Chic on the Cheap, blogger americana che spesso di “melizza” ma l’unica clessidra che non ha paura a mostrarsi indossando un piumino.
La lunghezza migliore è sotto metà coscia per poter seguire meglio la figura come nel caso della pera, e lo scollo un po’ aperto, magari con reverse abbastanza ampi e un cappuccio non eccessivo, anche se non avendo sproporzioni non è indispensabile. Se desiderate un modello più corto meglio copiare la pera, a metà lato B un po’ affiancato ma non molto voluminoso sul collo e il cappuccio. Evitate alamari e decorazioni sul petto.
Se siete delle clessidre poco formose quindi con curve meno marcate via libera ai modelli con la cintura così come a quelli corti. Se invece siete clessidre magre meglio restare sui modelli della clessidra standard, magari osando di più con colori e tessuti. Per una clessidra morbida è ancora più difficile, ma meglio orientarsi su un piumino sottile e scegliere un maglione più pensante, scegliete modelli lunghi leggermente avvitati o con la cintura ma non elastica.
Il mio nuovo libro è proprio ambientato in una Genova battuta dal freddo gelido e una delle protagoniste con la forma a clessidra si rammarica a un certo punto di essere infagottata in un piumino informe. Avete già scoperto chi è? Aspetto tutti i vostri commenti.