Ora che avete fatto le brave bambine e terminato il decluttering dell’armadio (perché l’avete fatto vero?), vi svelerò un segreto.
Io non ho mai sopportato la legge non scritta per cui se nell’armadio hai poche cose sei più chic e meglio vestita. E nemmeno il fatto che sia meglio comprare poco, ma capi di alta qualità, ve ne avevo già parlato anni fa in questo post. Le trovo regole che possono andare bene solo per chi non vive transizioni, non cambia lavoro, non passa dai 20 ai 30, non ha figli (e diciamocelo come fa una donna con dei figli piccoli a indossare una blusa in seta da 300€?), o ha qualcuno che stira e fa lavatrici per lei, ha molti soldi (da non disperarsi se la suddetta blusa si rovina) e ha un gusto molto classico che non cambia con il tempo.
Non è una cosa che fa per me, io non sono molto estrosa nel vestire, ma mi piace variare e ogni tanto far fare al mio look qualche virata (niente di eclatante, tipo iniziare a indossare le bluse sui pantaloni). Ma non è nemmeno una cosa per principianti, perché chi ancora non sa cosa le piace, cosa le dona, cosa vuole che i suoi abiti trasmettano, certo meglio se non fa acquisti da capogiro investendo tanti soldi.
Questo “less is more” è associato molto allo stile francese-parigino e a Coco Chanel, e quando sono stata a Parigi ho potuto constatare che è effettivamente così. Le parigine non temono il freddo, indossano calze velate e cappottino anche a zero gradi, e portano sempre gli ankle boot senza tacco, sia con le gonne che i pantaloni (hanno polpacci da mela però).
Ecco, quando ero a Parigi ho scoperto lo “sporco” segreto del less is more: gli appartamenti sono microscopici. A patto di non andare a casa di Sophie Marceau, le persone con una media disponibilità economica vivono in pochi metri quadri dato che gli affitti sono carissimi e il mercato immobiliare è altissimo. Ovviamente non potendo fare a meno del letto o della cucina si riducono le dimensioni degli armadi, che arrivano ad essere una singola anta o quelle belle relle in stile svedese.
Così le parigine se ne fregano degli abbinamenti perché non possono possedere un capotto per ogni occasione. Si orientano su colori base che mischiano senza problemi, soprattutto nero, blu e beige scuro, indossano appunto i tronchetti sia con le gonne che con i pantaloni e hanno uno stile piuttosto semplice e riprodotto in diverse occasioni.
Hanno fatto insomma di necessità virtù ed è lodevole da parte loro, ma non so se lo stesso concetto è applicabile a chi in casa ha armadi a sei ante dato che quando si ha tanto spazio si finisce per riempirlo. Così non invidiate le parigine, continuate pure a prenderle a modello, ma spendo che è una scelta dettata dalle condizioni al contorno.
Nota bene: nessuna parigina si senta offesa, la mia è solo una considerazione in termini di spazio, se qualcuna ha conosciuto situazioni diversi mi farà molto piacere se ce lo racconterà nei commenti.