Quanto tempo perdiamo a desiderare di essere diverse da quello che siamo? Quanto tempo abbiamo passato da ragazzine a desiderare un seno più florido, gambe più slanciate, dieci centimetri in più o un piede più piccolo?
Io per anni ho desiderato una taglia in più di seno, gambe più magre, sedere non sporgente, 5 cm in più di altezza, capelli più folti, carnagione più scura e potrei continuare all’infinito come sono sicura parecchie di voi.
Grazie a questo lavoro però ho scoperto una cosa importante, ogni pregio, ogni cosa che io desidero porta con se la sua difficoltà e il suo rovescio della medaglia. Sento ragazze con tanto seno desiderarlo più piccolo e lamentarsi della scarsità di reggiseni, della difficoltà nel fare sport, dei complessi che si portano dietro perché si sentono tutti gli occhi nella scollatura. Sento amiche con chiome folte invidiabili svegliarsi con la cervicale perché hanno lavato i capelli alle 10 e non hanno avuto il tempo di asciugarli, devono proteggerli sempre dall’umidità perché diventano enormi e crespi e spendono milioni in maschere districanti e prodotti rinforzanti. Vedo donne bellissime e molto più alte di me che non trovano pantaloni che non facciamo l’effetto acqua in casa e ancora meno trovano le scarpe dato che indossano un 41. Aiuto coloro che hanno gambe asciutte e slanciate a trovare pantaloni che non facciano le pieghe su tutta la gamba e non assottiglino ancora di più il polpaccio sottile che prosegue senza curva nella caviglia.
Avete capito dove voglio andare a parare? La verità è che vogliamo solo i pregi delle “modifiche” che faremo al nostro fisico. Vogliamo un seno più florido che però non ci dia fastidio quando corriamo, capelli più folti che comunque si asciugano in dieci minuti senza l’aiuto del phon, un’altezza considerevole mantenendo il nostro numero di piede e gambe più magre ma non troppo sottili.
Non è colpa nostra, ci dimentichiamo delle difficoltà che non dobbiamo affrontare quotidianamente e pensiamo che non esistano. Quando qualcuno ce le ricorda non gli crediamo, esattamente come io non voglio credere che per dimagrire devo mangiare meno, perché non vogliamo ascoltare, vogliamo crogiolarci nel nostro sogno cosa molto più semplice che accettare il nostro corpo e riconoscergli tutti i pregi che ha.
Pensiamo sempre “Lei non apprezza i pregi che ha, io al posto suo lo farei” senza capire che se per tutta la vita la ragazza di fronte a noi si è portata appresso gioie e dolori di un grosso seno, di capelli folti, di un’altezza invidiabile anche lei si sta dimenticando dei pregi, tutta concentrata sulle difficoltà che deve affrontare, e invidia la nostra bassa statura, il nostro piccolo seno o capelli fini per non dover più affrontare i suoi problemi quotidiani.
Lo vedete il circolo vizioso? Io voglio più seno perché da tutta la vita convivo con la tristezza e i disagi della sua mancanza e non ne vedo i pregi, lei ne vorrebbe meno perché dai 12 anni sà quali sono le difficoltà di averne tanto e queste difficoltà non le fanno apprezzare i lati positivi che io vedo in lei.
Sarebbe carino se come in “Quel pazzo Venerdì” (remake di Tutto accadde un venerdì) ci svegliassimo una nel corpo dell’altra per vivere pregi e difficoltà di ogni condizione, ma questo non può accadere. Quello che possiamo fare è tentare di uscire dalla visione ristretta che abbiamo di noi stesse e fidarci quando qualcuno di dice che quello che desideriamo non è così bello quanto luccica e ciò che invece abbiamo ha anche tanti pregi.
Lo so che è difficile, lo so che non ci piace farlo, vogliamo coltivare perfetto il sogno, così come immaginiamo che Ryan Gosling sia sempre perfetto anche quando si sveglia alle 5 di mattina dopo una notte a festeggiare non vogliamo sapere che anche lui ha le occhiaie o la pancetta da birra, però il sogno non si può avverare, quello che si può avverare è che tu un giorno ti guardi allo specchio e il sedere sporgente che prima odiavi e ti sembrava troppo grosso ti piace, o che indossi un abito senza reggiseno con gioia e serenità.
Non succederà per magia però, succederà se noi, tutte noi quando ci guardiamo allo specchio ci concentriamo sui i pregi e non solo sui difetti. Io ce l’ho fatta quindi potete riuscirci tutte. Per dimostrarvelo ho scelto queste due blogger dieverse per nazionalità, stili, corporatura e forma del corpo, entrambe belle, entrambe felici.