Ogni volta che arriva il momento di andare al mare penso sempre di non aver parlato abbastanza dell’importanza di non negarsi qualcosa solo perché si crede di non avere il corpo adatto.
Quante donne non vanno al mare perché non vogliono che il proprio corpo sia visto, credono (a ragione o a torto) di non essere abbastanza magre o toniche e una voce nel loro testa dice loro che se non sono perfette non possono mostrarsi.
E io ogni volta che succede penso che ho fallito, non sono riuscita ad aiutarle, se sono passate durante l’inverno da questo blog non ho trovato le parole giuste per dire loro che non esiste uno standard da mantenere e non valgono di più o di meno a seconda della loro taglia.
Ho fallito perché combatto una battaglia impari, contro una strategia di marketing che ci vuole far sentire inadeguate per poterci così vendere dei prodotti. E lo fanno in modo così convincente che io stessa osservo la pubblicità della crema che promette di farmi più snella in sette notti con gli occhi appannati, per poi scuotere la testa e ricordarmi che no, non è vero, non è fisicamente possibile.
Da qualche anno però combatto più da sola questa battaglia, molte persone attraverso i loro blog e i loro canali social mi danno una mano ma altrettante mi remano contro incentivando questo valore della cura del corpo prima di tutto il resto. Non c’è niente di male nel volersi prendere cura del proprio aspetto esteriore, il problema viene quando giudico una persona solo e principalmente in base a quanto è bella, magra, tonica etc.
Ma tutto questo con l’andare al mare non dovrebbe avere nulla a che fare, così come non smetto di andare sull’autobus solo perché i miei fianchi sono taglia 46 allo stesso modo non mi nego un tuffo nelle acque blu del mar ligure, o di prendere il sole su un lettino con le mie amiche che sì, sono tutte magre e allora?
Lo capisco, sembra facile detto da chi è riuscito a costruirsi una buona autostima, non teme più le critiche altrui e si sente a suo agio con il proprio corpo. Ma l’autostima non piove dal cielo un giorno qualunque di giugno, la mia non è sempre stata così, l’ho costruita passo per passo arrancando mentre le amiche mi contavano i rotolini sulla pancia dicendomi a 8 anni che ero grassa, i ragazzi dicevano che sarebbero usciti con me solo se fossi dimagrita e le commesse guardavano con commiserazione i miei fianchi.
Se ci sono riuscita io può riuscirci chiunque, regalandosi tante piccole gioie e prendendosi anche delle rivincite contro chi credere che se non hai il fisico giusto non devi andare al mare. Prendete il costume e andare al mare, camminate sul bagno asciuga, tuffatevi a bomba in piscina, prendete il sole nella posizione più comoda non quella che schiaccia più la pancia, perché come dice Whitney di No Body Shame Campain sperimentate tutto quello che la vita ha da offrire con il corpo che avete adesso.