È un periodo molto inteso, dopo un gennaio e febbraio sotto tono che mi facevano un po’ preoccupare la mia vita si è di nuovo stabilizzata in una routine molto serrata ma che mi dà anche molte soddisfazioni.
Il problema però è che, quando fai un lavoro che ti piace, lavori il doppio e non ti fermi mai. Non ci credevo molto quando me lo dicevano, avevo passato anni a lavorare 8 ore al giorno in un ufficio e poi tornata a casa attaccarmi al Pc sere, sabati e domeniche a oltranza, non credevo fosse possibile lavorare di più.
Invece ho scoperto una cosa, che quando sei sereno, e soddisfatto la stanchezza la senti meno e questo ti porta a esaurirti di più. Sei mesi fa infatti la mia testa era estremamente preoccupata per il mio futuro, e così mi stancavo prima e il mio corpo mi mandava più segnali del suo bisogno di rallentare.
Adesso invece non succede, io sono felice e il mio corpo resta in movimento e mi ritrovo a lavorare fino alle 9 di sera e subito dopo fare due bucati. La mia felicità e la voglia di fare sempre di più mi fa ignorare i segnali di stanchezza, finché il mio corpo non decide di calare l’asso, come una mannaia arriva l’emicrania in mezzo alla strada prima di una serata in cui io ed Elisa dovevamo lavorare al verbale della rete al femminile (eh già con le amiche si lavora sempre) e io capisco che sì ho esagerato. È il momento di dire qualche no, anche se non vorrei.
Così questa settimana il blog è momentaneamente in pausa, ma dalla prossima riprendiamo con i post su come vestire la donna a Mela a 8, con che modelli di pantaloni è bene non infilare la maglietta dentro e con la pancia più difficile, quella sporgente.
Nel mentre, per non lasciarci troppo sole vi comunico che ho finalmente pubblicato il mio libro “la ricetta per amare se stessi” anche per kobo, lo trovate a questo link al prezzo di 4,99€ per tutte quelle che hanno aspettato pazientemente la fine della mia esclusiva con Amazon.
Volevo con voi anche festeggiare il fatto che sono diventata la nuova Leader della Rete al Femminile di Genova, un’associazione senza scopo di lucro nata da un’idea di Gioia Gottini per promuovere l’imprenditoria femminile. Il gruppo di Genova è ben compatto e io sono onorata di rappresentarlo a livello nazionale. Anche questo sarà ovviamente un lavoro in più, ma credo che aiutare la mia città a svilupparsi in tal senso sia un dovere. Se tra voi c’è qualche libera professionista genovese può venire alla prossima riunione, scrivendomi su Facebook.
Presto vi parlerò anche dello swap party che ho organizzato con due mie amiche, e vi avvertirò per tempo quando ci sarà prossimo, al quale sarete tutte invitate.
In questa settimana di finto riposo cercherò di recuperare il lavoro arretrato e anche prendermi qualche pausa per ricaricarmi completamente, ma anche divertirmi un po’ visto che Sabato pomeriggio la mia amica Tatiana darà un party per presentare la sua nuova collezione, io sarò a disposizione per indirizzare vero l’abito che più dona alla vostra forma del corpo, venite a trovarci.
Ci vediamo qui prestissimo