La via che ci porta verso l’accettazione del nostro corpo è spesso lunga e tortuosa, durante il percorso possono capitarti esperienzea che pensavi non avresti mai fatto e potresti trovare aiuto da cose inaspettate.
La mia, e quella che vi suggerisco anche se non è uguale per tutte, è stata preceduta da dimagrire un po’ e poi ingrassare di nuovo, scoprire la mia forma del corpo e iniziare ad indossare gli abiti che più mi donano. A quel punto, vestita solo con gli abiti che più mi donano, gonne a ruota, abitini anni 50, jeans a zampa, pantaloni a palazzo, mi sentivo forte e bella, mi sentivo io, e sicura di me stessa.
Ma questa è una strada che non finisce mai, continuerà per il corso della nostra vita e ci aiuta a cambiare perché non si può restare bloccati con lo stesso outfit e la stessa opinione di sé troppo a lungo.
Vi ho sempre detto che non dovete indossare solo gli abiti che donano di più alla vostra forma, l’importante è sapere che ci sono abiti che donano di più e altri di meno e che si vi vedete peggio con l’outfit “sbagliato” è colpa del vestito, non vostra che nella notte avete messo su 5 chili.
Io non voglio vedere ragazzine intrappolate negli skinny, convinte che sia l’unico pantalone che possono indossare perché va di moda e lo hanno tutte le amiche e sentirsi orribili perché allarga le loro cosce da pera. Voglio che sappiano che non sono sbagliate perché a loro non stanno bene gli skinny, c’è un’alternativa, ci sono altri modelli di pantaloni che alle loro amiche non donano bene come a loro.
Però se gli skinny vogliono metterseli, si piacciono con gli skinny e non si sentono sbagliate o a disagio, che li indossino senza remore, anche se sono delle pere, anche se allargano i fianchi.
Se una donna è sicura di se stessa e si piace può indossare quello che desidera. Infatti non è la donna magra che può indossare quello che vuole, è la donna che ha accettato il suo corpo, lo conosce lo rispetta e lo ama, conscia che certi capi le stanno meglio di altri, che sceglierà di indossare quello che desidera e sarà bella lo stesso perché così si sente.
Io però appunto indossavo solo i capi che mi donavano di più e quando mi capitava di dover indossare gli altri, per esigenze di lavoro magari, mi sentivo brutta sgraziata e a disagio. All’inizio di quest’anno però ho iniziato ad aver voglia di cambiare look, è proprio vero che i cambiamenti che partono dall’esterno si riflettono nell’interno.
Come vi ho raccontato all’inizio non sapevo come volevo cambiare, ma volevo cambiare, volevo sentirmi più forte più grintosa e più sicura di me stessa.
Questo cambiamento mi ha portato verso gli skinny, capo che non mi dona, ma di cui prima avevo paura, ora non più.
Ho iniziato con un modello rigorosamente nero che già avevo, comprato da Diffusione Tessile l’anno prima ed usato dentro gli stivali da pioggia e di cuoio dello stesso colore. Sopra mettevo il cappotto perché il culone (affettuosamente chiamato così) andava nascosto, non me la sentivo ancora di esporlo così. Poi ho acquistato un paio di skinny jeans molto comodi da Calzedonia, scuri, con qualche scucitura e a vita alta. Nel camerino li guardavo chiedendomi se avrei mai avuto il coraggio di indossarli senza stivali e li ho scelti apposta economici per non investire in un capo che non sapevo se avrei messo. Invece complice una bella giornata di sole, le ballerine blu nuove e un maglione a righe orizzontali li ho messi e i fianchi sembravano ancora più larghi, ma io mi sentivo carina lo stesso.
Il punto è proprio questo: ora non ho più paura, non ho più paura di esporre il mio peggior difetto (ovviamente secondo me), la parte di me più grossa e sproporzionata, agli occhi di chiunque. Dopo un po’ di tempo indossandoli con il trench infatti oggi li indosso con la corta giacca di pelle e non ho paura di mostrare a tutti il mio bel sederotto.