Forse un po’ troppo campanilista, sono molto legata alla mia Genova, e nel orso degli anni me ne innamoro sempre di più, scopro palazzi nascosti tra i vicoli, giardini segreti tra le mura, mi incanto a guardarla dall’alto, anche se la rivedo ogni mattina, e poi la vedo invadere da un fiume di fango.
Quest’anno, con tutta la polemica che c’è stata sui soldi che c’erano ma alle persone, quelle vere, non sono ancora arrivati ho pensato che oltre a spalare avrei voluto fare di più. Ho iniziato a parlarne con la mia amica Tatiana di Tati Loves Pearls e poi con la ancor più campanilista di me Iaia, e abbiamo deciso di organizzare un crowdfunding e utilizzare i nostri blog per lanciarlo.
Alberto Carmagnani |
Cos’è il Crowdfunding? Si usa solitamente per finanziare un progetto, si stabilisce un budget e un tempo per i finanziamenti, ma alcuni portali prevedono anche la formula Donazione, dove nemmeno il gestore del Crowdfunding ci guadagna qualcosa e voi potete donare con un’account paypal.
Alberto Carmagnani |
Una volta partita l’idea ho deciso di coinvolgere altre blogger genovesi perché ci aiutassero a diffondere il più possibile la notizia, così a noi si sono unite Anna Pitto di Followpix, Federica di I love Shopping with Fede, Irene di Fashion Sinner, Lisa e Betti di Come due gocce d’acqua, Claudia di El y Ella, Silvia Beatrice e Giulia di SBG Style e Federica di Shoes Bags and Cakes, sperando che unite potremmo raccogliere più fondi per aiutare i negozianti che hanno perso tutto.