Vergogna: “Sentimento di colpa o di umiliante mortificazione che si prova per un atto o un comportamento, proprio o altrui, sentiti come disonesti, sconvenienti, o indecenti.” Nemmeno il dizionario riporta alcun riferimento al non essere all’altezza, non rispettare alcuni standard, non essere abbastanza belli, alti, magri… E ho controllato, no, con indecenti non si intende che non si è abbastanza belli, ma solo contrario al decoro, o scandaloso. Mettersi le dita nel naso a cena è indecente, avere qualche brufolo in viso. Anche perché la vergogna si applica alle azioni, mettersi le dita nel naso è un’azione, avere i brufoli no.
Eppure la vergogna è associata al corpo in modo saldo e quasi insormontabile, poche donne sono così a proprio agio con il proprio corpo da non vergognarsene mai, non vergognarsi di mostrarsi in costume, o senza trucco, non vergognarsi del rotolino sulla pancia o delle braccia che osano assoggettarsi alla forza di gravità.
Ci hanno insegnato che a un certo punto della nostra vita saremo abbastanza magre, abbastanza belle, abbastanza toniche, abbastanza, da essere in grado di mostrarci senza vergogna. Crescendo forse abbiamo capito che questo non accadrà, e che se accadrà quella sensazione di vergogna è indipendente dall’ottenimento del fisico desiderato.
Il motivo per cui ci vergogniamo è sbagliato, avere la pancia è una colpa? La colpa di non essere in grado di buttarla giù? E come si fa per quelle cose che non si possono cambiare? Le gambe storte, il seno piatto, i capelli crespi, il naso grosso, sono colpe? La genetica ce le ha date e noi ce ne vergogniamo, perché? Perché ci dicono che dovremmo, le riviste, i film, la pubblicità, in italia più che all’estero ci mostrano solo donne quasi perfette, e noi crediamo di essere anormali.
Vi ho chiesto cosa si può fare per cambiare questa cosa, perché le nostre figlie non si vergognino di loro stesse già a 11 anni, poi i progetti di Whinety e Ebonnie mi hanno dato un’idea. Un’idea per cui mi dovete aiutare. Vi chiedo, come ho fatto io, di farvi una foto con la scritta: I’m not ashamed of my body (non mi vergogno del mio corpo). Potete scriverla su un foglio, su una mano, potete mostrare il vostro volto o no, potreste crederci già, oppure solo scriverlo come augurio. L’importante è che lo scriviate, condividendolo su qualunque social network vogliate con l’hashtag #donotbeashamed. (Non vergognarti).
Se saremo abbastanza il messaggio potrebbe cambiare qualcosa. Raccoglierò poi le vostre foto in un post.