Se la mia prima lezione di cucito già mi aveva totalmente affascinato assistere alla lezione dimostrativa mi ha ancora più fatto diventare ansiosa di imparare il più possibile e di ammirare il metodo di insegnamento di Sara e della Scuola di Moda Vezza. La lezione era programmata come già sapere per sabato scorso, ed io ho pensato bene di lasciarmi colpire dall’influenza, certo che però, dato che l’abito anni 50 con gonna a godet sarebbe stato fatto sulle mie misure non potevo mancare. Così sono stata una modella-testimonial leggermente febbricitante e con il naso di un bel fucsia scuro, per fortuna in tinta con la stoffa per l’abito.
scuola moda vezza genova |
La giornata era stupenda, quei sabato di febbraio in cui Genova diventa primaverile, e l’Aurelia diventa un serpente di macchine, ansiose di mangiare la focaccia sui gradini di Camogli. Il sole entrava dalle finestre ma le spesse tende arancioni (ovviamente cucite dalle insegnati) ci difendevano piuttosto bene anche se ci ha consolato pensare che nella stagione estiva potremmo usufruire dell’aria condizionata.
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Tutte le signore e le ragazze che erano venute osservavano attentamente Sara che modellava la carta velina per realizzare il cartamodello. Le mie misure erano infatti servite per creare un mio manichino cartaceo, praticamente la mia forma diventata bidimensionale (con i miei bei fianconi larghi), che è servita a Sara per costruire il cartamodello di quel preciso abito con più rapidità.
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L’abito ha così preso forma su carta, e poi su stoffa, mentre le osservatrici sempre più interessate facevo domande sui vari passaggi. Un gruppo era molto affascinato dalla realizzazione del cartamodello quindi Sara sta anche valutando se si potrà realizzare un corso specifico su questo, se qualcuna di voi fosse interessata non si tiri indietro, anche se le modalità sono ancora da definire. Al momento di imbastire anche io, previdentemente munita di pochette piena di fazzoletti di carta, mi sono data da fare per velocizzare il lavoro, e alla fine siamo riuscite in solo due ore ad avere l’abito imbastito di modo da farmelo misurare, sopra il vestito, dato che il mio naso iniziava a tremare pronto a scattare in uno starnuto.
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La cosa più bella però è stata poter fare questa lezione anche con delle amiche, ed avere la speranza con le stesse amiche di proseguire il mio corso il sabato. Cosa c’è di meglio che fare una cosa che si ama con le amiche più care, e trovare finalmente un po’ di tempo per stare insieme addirittura creando qualcosa?
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Le lezioni alla scuola di Moda Vezza di Genova sono cominciate ufficialmente ieri, e ma chiunque può iniziare quando preferisce. Io vi continuerò ad aggiornare con i miei progressi, anche perché ora oltre a una gonna a ruota rossa da finire ho anche un abito anni 50.