Chi: io, Claudia
Segni particolari: una costellazione di nei
Nemici: certi sguardi
Amici: i miei orecchini-bottone
Forma: pera
Odio: i miei fianchi, la mia pelle, il mio non decidermi
Amo: le mie clavicole, i miei polsi, la mia schiena
Amerei: riuscire ad affrontare i cambiamenti
studiomeez |
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anartjunkie |
Avevo 18 anni ed ero felice: ancora qualche settimana e, dopo sei lunghissimi anni di busto, avrei potuto finalmente avere un corpo. Tutto sarebbe stato diverso: avrei smesso di nascondermi, sarei diventata sicura e spigliata, i ragazzi avrebbero iniziato a guardare anche me; la mia rinascita.
lemoine |
nicoonmars |
Se prima mi vestivo per nascondere il busto, ora mi vestivo per nascondere un corpo non mio e che non volevo. Poco importavan le amiche che dicevan “sei alta e magra, perché non ti vesti più carina e aderente, tu che puoi?”: io non ero alta e magra, io ero solo un ammasso di fianchi. I dolci, sì sa, sanno dare grande conforto, conforto e qualche chilo in più, chili in più che – da brava pera – finivan tutti su fianchi e cosce, allontanandomi sempre più dal mio ideale di rettangolo. Non ero più sicura e spigliata, continuavo a nascondermi e i ragazzi continuavano a non guardarmi, e tutto perché dovevo essere un rettangolo ma non lo ero più.
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Qualche ragazzo poi m’ha guardata, uno in particolare m’ha fatta star bene, sentivo che apprezzava sinceramente il mio corpo, ma io non mi sono mai riuscita a sentire davvero bella. Se solo fossi tornata ad essere un rettangolo…
patan77 |
Ho iniziato a realizzare di non essere un rettangolo dopo un forte dimagrimento, non voluto. Mi ero sempre vista le costole, ma ora clavicole e creste iliache sporgevan in modo quasi innaturale e lo sterno era fin troppo ben visibile tra i seni: mi guardavo allo specchio e non mi piacevo, ero troppo magra, sembravo davvero deperita. E in tutto questo, i fianchi eran ancora là al loro posto, certo sfinati dall’assenza di carne, ma comunque ben visibili. Anche dimagrendo – e non avrei mai potuto dimagrire di più restando sana – i fianchi sarebbero rimasti. Non ero e non sarei mai stata un rettangolo.
pulsceramics |
Capire di non essere un rettangolo non m’ha automaticamente fatto accettare l’essere pera. Continuo ad odiare i miei fianchi, ma almeno adesso sono “i miei” fianchi, questo corpo lo sento mio. Continuo ad essere attratta da tutto ciò che è rettangolo, ma poi mi ripeto “non sono un rettangolo” e viro verso ciò che più mi valorizza. Perché ora so che c’è qualcosa che mi valorizza di più, so che ho la possibilità di rendere più bello ciò che vedo nello specchio, anche se non è un rettangolo. Non è sempre facile ma, poco alla volta, ci si prova.
artofart |