Ora la Scozia è tanto lontana e tanto mi manca, inizio a vestirmi esattamente come mi vestivo là, con gli stessi strati e la temperatura è molto simile, ma diversa probabilmente perché l’aria è molto meno pulita.
Ed è così triste per me raccontarvi di come ho lasciato i luoghi più belli del Nord scozzese per scendere, prima verso il borgo di Ullapool (dove abbiamo fatto serio shopping, ma questo lo vedrete in un altro post), e poi verso Lochness e il castello di Drumnadrochit. Certo dopo essere state nelle lande desolate del Nord, aver visitato castelli praticamente da soli, ci è venuta voglia di fuggire dalla massa di turisti che invadevano le rive del lago, ma anche sull’isola di Skye non c’era l’isolamento che speravo.
Abbiamo soggiornato per due notti a Kyleakin, subito dopo il ponte che consente l’accesso all’isola. Un susseguirsi di case davanti al mare, che terminano con una torretta, diroccata. L’ostello non era male, pulito, e molto spartano ma i proprietari del bar affianco che lo gestivano non brillavano per cortesia.
In questi due giorni sull’isola siamo riusciti a visitare un po’ di cose. Plockton è sicuramente quella che più mi è rimasta nel cuore, un paesino sul mare, a metà tra la montagna e il lago con un susseguirsi di casette in pietra molto curate.
Stupenda è stata anche la visita al castello di Eilean Donan, non in rovina, ma ricostruito. Bellissima la visita degli interni tutti riproposti tanto bene che sembra di essere dentro a un film dell’epoca, ma quello che più mi ha colpito è stata la piccola passeggiata intorno il castello, che ho fatto da sola fermandomi a lungo a osservare il mare e le colline d’erica che scendevano tondeggianti.
Dell’isola non abbiamo potuto fare un giro approfondito, molte parti sono raggiungibili sono a piedi e la distilleria non aveva purtroppo più posto nei giri organizzati, forse meglio dato che il wisky non è assolutamente di mio gusto. Abbiamo però raggiunto il Kilt Rock dove una cascata si lancia in mare, passando sotto all’Old Man of Storr, un massiccio montuoso con dei pinnacoli molto particolari.
L’unica cittadina visitata di Skye è stata Portree, che a me non ha colpito molto rispetto poi a Plockton, ma forse perché cercavamo disperatamente un ristorante che ci accogliesse, e anche lì stava “finendo la Torta di Riso”.
E infine con un lungo percorso verso l’aeroporto di Edimburgo, con tappa a Pitlochry e a Stirling (in cui abbiamo fatto più shopping e cene e quindi ho poche foto da mostrarvi), si è conclusa questa splendida vacanza. Ma non i post sul blog perché devo ancora parlarvi di tutto ciò che mi sono portata e di tutto ciò che ho acquistato, quindi quello che forse vi interesserà di più deve ancora arrivare.
Aggiungo un ultimo appunto, che potrebbe servire a chi deve partire con un volo la mattina presto da Edimburgo, all’aeroporto non si dorme bene. Io ho dormito in un po’ aeroporti (San Francisco, JKF, Atlanta) e avevo letto su Guide to Sleeping in Airport che Edimburgo non era male. Non è vero, al gate, al quale potrete andare se non avete bagaglio da imbarcare e avete già fatto il check in, si dorme bene, perché non ci sono i braccioli sulle panche, prima del gate è terribile. Rimpiango di non aver fatto foto, ma dopo la notte per terra fasciata nel piumino sono arrivata alla conclusione che sono troppo vecchia per dormire in aeroporto, anche se questo significa non spendere 50€ e dormire solo 4 ore in un albergo nei paraggi.