La moda anticipa, no non anticipa i tempi, non anticipa le nostre esigenze (anzi), non porta i nostri costumi nel futuro o nel progresso o altre baggianate simili. La moda anticipa la temperatura, ve ne siete accorte anche voi?
Quasi due mesi fa sono andata da Calzedonia, cercavo quei bei collant ultra-coprenti che tanto mi scaldano. Fuori facevano 8 gradi, ma la vetrina proponeva solo costumi e la commessa mi guardò sconsolata dicendo che non li rifornivano più. Ieri invece con i 14 gradi e la pioggia sono rientrata per chiedere un collant coprente, il 50 denari per intenderci, dato che mi ero accorta di star finendo il blu. Sono stata fortunata, ne hanno trovato uno in magazzino, ma non erano nemmeno più in esposizione.
Mi rendo conto che in certe zone d’Italia fanno 23 gradi da quasi un mese, ma a Genova no, e non stiamo parlando della città più fredda d’Italia. Quello che mi chiedo è, data la nostra forma allungata per cui in certe zone l’estate arriva molto prima, è se la sede centrale di Calzedonia dia un ordine simultaneo di modo che tutti i negozi, da Catania a Bolzano abbandonino i collant in favore dei costumi. Se è così la cosa va ripensata, non dico consultando il meteo, ma almeno frazionandola come si fa per lo spegnimento dei termosifoni.
Ma povero Calzedonia, non è che lui sia l’unico a fare così, è solo la manifestazione più evidente della stessa situazione. L’abito blu e fucsia che tanto mi piace, fa parte della collezione primaverile di Max and co, l’ho acquistato prima di Natale e dopo era già esaurito. Che senso ha mettere fuori la collezione primaverile quando l’inverno deve ancora quasi arrivare e ci sono altri due mesi minimo di gelo? Per correre ai ripari ho già acquistato il vestito per il matrimonio che ho a settembre, se mi fossi mossa a giugno non avrei più trovato molte taglie dato che è uscito a febbraio ed ora è già esaurito, e a luglio avrebbero già riempito i negozi di maglioni di lana.
Vorrei davvero capire che senso ha tutto questo, o siamo regolati con la temperatura della città più calda in primavera e della più fredda in estate, questo poteva ancora essere quando il cambio veniva effettuato a marzo e settembre, ma non credo che a Gennaio a Catania abbiano bisogno del costume così come a Luglio a Bolzano facciano 3 gradi al sole.
Probabilmente io che sono fuori dalle logiche di mercato e non comprendo le fashion esigenze non essendo a conoscenza di qualche dogma alla Miranda Priestly, ma se questi dogmi sono così distanti dalla gente che deve effettivamente acquistare i capi c’è qualcosa che non va. Se io non trovo un maglione di cotone da Zara a maggio perché ormai la stagione è quasi finita e non riassortiscono (giuro mi è stato davvero risposto così) loro non vendono, e io mi arrangio con i maglioni vecchi. Se devo fare scorta da Calzedonia, perché sono una persona previdente, fin troppo, e poi mi si rompono tutti i collant blu inizierò a comprarli dalla omsa che non esaurisce i modelli.
Sarò sicuramente una persona che tende a mettere in discussione molte cose, altrimenti non sarei qui a scrivere, ma questo secondo me sta raggiungendo le proporzioni dell’assurdo. Se la tendenza continua dovremmo davvero iniziare ad acquistare i maglioni di lana a maggio e i costumi a novembre, i saldi però quelli no, non gli viene mai voglia di anticiparli. Così inizia a dare una sensazione di “cornuto e mazziato”.