Io sono una maniaca dei vestiti, questo è già evidente. Ma non una maniaca nel classico senso del termine, non come Becky Bloomwood per intenderci. Le mie manie sono molto diverse.
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La prima è incarnata alla perfezione da questi blog. Mi piace analizzare i vestiti prendendo ogni singolo capi e chiedendomi a chi dona e perché e incasellarlo nel mio grande classificatore mentale. Questa mania ai sposa perfettamente con la mia mente troppo organizzatrice e un po’ matematica.
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L’altra mania invece è diversa ed è uno dei motivi per cui sono tanto diversa dalla protagonista di I love shopping. Io voglio sfruttare i vestiti al loro massimo. No, non nel senso che li indosso fino a vederlo logori, ma che provo soddisfaIone ad avere indossato tutti i giorni il mio nuovo trench di Zara negli ultimi due mesi, mentre osservo con dispiacere il vestitino di lana svasato indossato appena 3 volte. Persino le scarpe da ginnastica che ha comprato mia madre per andare in palestra e non ha, prevedibilmente, mai indossato mi provocano un po’ d’ansia e sto provando a convincerla ad usarle per andare in campagna.
Quest’ansia raggiunge il suo massimo nella stagione estiva, perché per me non fa mai abbastanza caldo per poter sfruttare a pieno tutti i miei vestitini estivi, i maglioni di cotone, le magliette mezze maniche. Perché alla fine la stagione estiva è sempre più breve di quella dei milioni di lana, va da maggio a settembre e senza contare le perturbazioni che possono trasformare un assolato giugno in un freddo novembre.
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Ho i miei piccoli stratagemmi per sfruttare un po’ di più i capi estivi, coprispalle nascosti sotto i cardigan, collant velati che sembrano non esistere, magliette maniche lunghe sotto i vestitini, ma tutto ciò non è sufficiente e quando apro l’armadio la mattina c’è sempre qualche vestito che mi guarda sussurrando: “scegli me scegli me!” E io che gli rispondo che non posso perché in ufficio fa ancora troppo freddo e io senza maniche poi passo la giornata a starnutire.
Mi chiamo Anna e sono una sfruttarice compulsiva, si accettano soluzioni, ma “comprare meno” non è ammessa.