Non si deve cercare di essere completamente diversi da quello che si è.
Eppure sono la prima che lo vorrebbe, sotto sotto continuo a sperare di diventarlo e sentirmi onnipotente quando riesco a cambiare qualcosa o riesco in qualcosa che non è da me. Mi sono sentita così quando sono riuscita a correre sul tapis roulant per 20 minuti due volte alla settimana, quando ho visto le mie cosce assottigliarsi per merito del tapis roulant, quando ho fatto il viaggio on the road in america e ho imparato a vivere alla giornata e vincere le difficoltà…
Vorrei lunghi capelli mossi invece devo tenerli corti e sono dritti come spaghetti, vorrei essere una femme fatale e invece sono la brava ragazza della porta accanto, vorrei essere un grissino e invece ho i fianchi a pera, vorrei essere piena di energie e invece quando esco dal lavoro voglio solo rifugiarmi sul divano e non restare in ufficio fino alle 8 per andare all’aperitivo con le amiche.
Non so se è tutto questo che mi renda tesa come una corda di violino, o il lavoro che è più precario e incerto di quello di una commessa natalizia della Benetton, ma io continuo a ripetermi che non devo desiderare di cambiare perché sono perfetta così. Ci credo già e prima o poi riuscirò a metterlo anche in pratica!