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Scegli la forma del tuo corpo

Ogni donna è diversa, per questo ho creato il sistema AV che parte da 5 forme del corpo per poi avere altre 22 variazioni. Troverai sicuramente la tua forma.

Le mie consulenze per te

Desideri risolvere una volta per tutte tutti tuoi problemi con i vestiti, inziamo subito, e presto ti vedrai con occhi diversi.

Chi sono

Anna Venere –  CONSULENTE D’IMMAGINE un po’ particolare: aiuto le donne a risolvere i problemi nascosti nel loro armadio, insegnando loro a vestirsi in base alla propria forma del corpo

Se hai bisogno di cambiare look ma non sai da quale parte iniziare, non ti senti a tuo agio con capi diversi dal solito o ti sembra che nessun abito ti stia bene, sei finita nel posto giusto.

Perché ci vergogniamo di un difetto?

In questa società moderna fatta di cartelloni pubblicitari e telefilm irrealistici il rapporto con il nostro corpo è diventato sempre più importante e sempre più difficile. Mi risulta impossibile credere che  le donne cent’anni fa, impegnate a lavare i panni a mano e a crescere al giorno si preoccupassero di ogni minimo difetto fisico, ora invece sono le nostre paturnie a governare la nostra vita.

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bohemiaflowers

Ma deve restare così solo se glielo permettiamo, certo, dedicarsi a lucidare l’argenteria o a imparare una nuova lingua può essere una soluzione per non pensare alle nostre paturnie, ma oggi con voi vorrei vedere come provare ad affrontarle.

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 terawallpaper

Due settimane fa vi ho chiesto di pensare a qualcosa di cui vi vergognate, qualcosa che vi fa soffrire. Vergognarsi di un difetto non significa solo che non ci piace, a me non piace il mio naso visto di profilo, ma non ci penso mai. Vergognarsi significa desiderare di non mostrarlo agli altri, sentirsi in colpa per essere così, e avere paura di ciò che gli altri possono dire se vedono la fonte della nostra vergogna. Significa modificare la propria vita in funzione di quel difetto, trovare escamotage per coprirlo e creare addirittura gestualità dettate dalla nostra vergogna.

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faves

Un enorme impiego di sforzo e fatica, un sacco di neuroni impegnati a dire: “se mi metto così si nota meno, se mi fanno una foto meglio se mi volto…”

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flickr

Per quanto questo concetto di vergogna associato al corpo io lo trovi assurdo ancora non riesco a liberarmene del tutto. È assurdo vergognarsi di qualcosa che ci è stata data, che in parte è genetica mischiata a ormoni e a stress che governa la nostra vita, eppure non riesco a liberarmene e vorrei farlo con voi.

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ana-rosa

Vorrei che insieme a me scriveste, magari nel vostro diario dei complimenti, perché vi vergognante di questa cosa, da dove è nata questa vergogna, e quanta fatica ed energie investite per nasconderla, come modifica la vostra vita?

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vintagepiken

Io mi vergogno dei miei capelli radi e fini, se sollevo la frangia o arriva un colpo di vento si vede la cute e sembro pelata. Il giorno dopo che li ho lavati sto sempre attenta che la frangia sia dritta o si avvicinano tra loro in ciocche e la cute si vede di più.

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the cinderella project

Questa vergogna mi fa fare le seguenti cose:

  • Non mi concedo di mettermi il cappello, che tanto adoro, se non il secondo giorno quando so che non lo toglierò fino ad arrivare a casa, se no si sporcano di più. Anche se ho freddo alla testa e rischio di farmi venire mal di testa.
  • Ho una gestualità ben precisa che sono due movimenti per sistemarmi la frangia ogni volta che un colpo di vento la sposta, tirandola in avanti con la mano e separandola con le dita.
  • Non posso andare in motorino, Genova è la città delle due ruote ma a me basta fare un breve tragitto con il casco che i capelli si appiattiscono e si vede la cute anche se sono puliti.
  • La mia vita è programmata in base ai miei capelli, se il mercoledì della settimana seguente ho un impegno importante scagliono i giorni della settimana lavandomi i capelli quel giorno. Perché puliti puliti durano solo 24 ore e se non sono più che puliti la cute si vede di più.

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the bohemian girl

Nessuno mi ha tormentato per questo difetto, non ho questa sensazione di vergogna perché è associata a qualche brutto avvenimento ma è una cosa più profonda, come se ancora ora avessi paura di come gli altri vedono questo mio difetto.

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lisa hubbard

Questo difetto però è parte di me e non cambierà, mai! Come le ossa dei miei fianchi non si rimpiccioliranno mai non avrò mai i capelli folti. Magari per certi periodi potranno stare un po’ meglio e io faccio molti sforzi per prendermi cura di loro, ma è assurdo che io passi la vita a piangere o a torturarmi perché sono nata con i capelli fini. Il vento mi sposta i capelli, divide la provvidenziale frangia in due e gli altri mi vedono la cute, quindi? Succede qualcosa? Cosa possono pensare di me? Ma soprattutto mi guardano? Vedono davvero un cratere in mezzo ai capelli come sembra a me o esagero?

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Forse l’unica soluzione è proprio quella, far vedere il mio difetto e vedere che non succede nulla. Sono pronta, sto scendendo dall’autobus scarmigliata, vediamo cosa succede. Volete provarci con me? Mostrare a tutti, per pochi minuti quella cosa che tanto vi fa vergognare? Uscire senza trucco per coprire brufoli e arrossamenti, girare in mutande per lo spogliatoio della palestra con cellulite, vene varicose o peluria a vista, farvi una foto di profilo sorridenti con il vostro naso ben in mostra. La vergogna non passerà automaticamente, ma voi le darete meno potere sulla vostra vita, e così facendo piano piano la riprenderete tutta in mano.

 

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anna@modaperprincipianti.com
AnnaVENERE

Aiuto le donne a vestirsi in base alla forma del corpo, a ritrovare i propri pregi, minimizzare i difetti e imparare ad amarsi così come sono.

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