Scritto da voi: Una Pera Intelligente
19/09/2013
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You Tube: Forme del Corpo Episodio 2
25/09/2013

Scozia: il più a Nord possibile.

Quando mi chiedono del mio viaggio in Scozia inizio immediatamente a raccontare di questi posti, il Nord più a Nord possibile. Peccato che quando spiego che sono stata nella punta più a nord mi si risponde: “Eh si anche io sono stato a Lochness” no, non hai capito, Lochness è due ore a sud di dove sono stata io, è come se tu pensassi che sono stata in Liguria invece che in Val d’Aosta. La guida ci aveva avvisato, in pochi si avventurano fino lassù, forse spaventati dalle stradine a corsia singola (punteggiate da passìng place), o dalla lunga distanza, eppure non c’è posto più bello, e ne vale davvero la pena. Pochi turisti si fermano a Thurso, poi tornano giù e passando per Lochness diretti a Skye, ma io, complice l’omino di google street view, avevo visto quanto strani e spettacolari erano questi luoghi e ci ho diretto là senza indugio.

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Il piano era, oltre a questo lungo giro per poi arrivare a Kinlochbervie, di visitare le Orcadi, ma non avevamo fatto i conti con i battelli, davvero molto mattinieri e dovendo ancora effettuare il tragitto Inverness-Thurso abbiamo dovuto rinunciare. Ci siamo potuti così godere il tragitto Inverness-Wick-Kinlochbervie con tutta la giornata di tempo.
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La costa da Inverness a Wick è molto strana, dolce collina che a un certo punto precipita in mare con una curvatura ripida. Pensando di avere molto tempo abbiamo aggiunto due tappe, che avremmo potuto evitare, il paesino di Portmahomack e l‘Hill of many stanes. A mia discolpa ero rimasta male per non aver potuto visitate il Ringh of Brodgar delle Orcadi (ho letto troppi libri di Marion Zimmer Bradley e di Phyllis Curott), e non mi aspettavo le dimensioni ridotte di queste stanes.
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Abbiamo fatto pausa pranzo a Wick, e sinceramente non avevo mai visto una cittadina più triste. Che si è però ripresa visitando lo splendido e non segnalato diroccatissimo castello di Sinclar, di cui vi riportò le segnalazioni della Routard o non avrete chance di trovarlo.
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Si erano fatte le 3 e abbiamo dovuto rinunciare nostro malgrado al faro dopo la Gill’s bay per riuscire a percorrere le 3 ore che ancora ci aspettavano. Tre ore in cui M. ha guidato con la luce della sera scendendo e salendo da colline in compagnia solo di laghi e pecore. Ci siamo fermate in questo posto stupendo, il ponte subito dopo Tongue, dove la marea stava salendo e si precipitava verso i nostri piedi. Sembrava di essere in montagna ma con l’odore salmastro del mare. Sembrava di essere un po’ alla fine del mondo.
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Dopo questo luoghi stupendi siamo arrivati a Kinlochbervie e al nostro caravan. Caravan bordo lago, ma pur sempre un caravan. L’avevamo scelto per poter pernottare in questa zona e visitare con più calma questi luoghi isolati, ma anche per provare qualcosa di un po’ diverso. Il caravan però usciva direttamente dagli anni 80, molto carino e pittoresco anche se a tratti un po’ inquietante, ma si faceva ripagare completamente dalla vista mattutina, e dalla colazione, che ci ha portato all’indigestione vera per la quantità di cibo delizioso che ci hanno servito.

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Ripercorrendo ancora questo tragitto con il mio fidato omino di google maps ho trovato altre bellissime cose che ci siamo persi, spiaggie bianche surreali, picchi sulla scogliera, e se (quando) tornerò in Scozia sicuramente dedicherò più tempo e più calma a questa zona, trascurandone altre e magari persino programmando delle gite a piedi, perché io, che di mio sono l’anti-camminata in montagna, pur di vedere le meraviglie di questa zona, alcune non raggiungibili in auto, non mi farei scrupoli a mettermi le gambe in spalla.

 

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