La prima di queste prove è stata calarmi nella parte della Fashion Blogger per Simon Maiser e potervi così presentare il suo negozio e i suoi vestiti. Non è stato semplice e avevo tutta una serie di timori: temevo di non essere truccata abbastanza bene per le foto, di non riuscire a sciogliermi e fare quindi delle foto statiche come al solito, e più di tutto temevo che non avrei trovato un modello d’abito che si adattasse alle mie forme sproporzionate da donna a Pera.
Sfortunatamente non erano ancora presenti in negozio gli abiti della collezione invernale, che avrete l’opportunità di vedere insieme a me in anteprima Martedì 25 settembre al Chc durante la sfilata. Ho potuto in ogni caso indossare due modelli del campionario estivo. Il mio timore maggiore, il problema delle taglie è stato sfatato subito in quanto producendo loro capi Haute Couture, non sono presenti in negozio capi di diverse taglie, ma solo i modelli tipo che si vanno poi a riadattare su ogni cliente. Tutto questo mi ha favorevolmente colpito perché si sposa con il concetto di base del mio blog in quanto è il vestito ad adattarsi sulla donna e non il contrario.
I modelli che ho indossato, nonostante fossero creati su misure di modelle accompagnavano bene il mio fisico e gli spacchi creavano un notevole effetto allungante che era aumentato dalle luccicanti scarpe Marco Massetti, partner del loro salone. Tra i due modelli sicuramente il secondo si adattava di più al mio fisico e al mio animo un po’ pudico, ma sono rimasta affascinata dagli spacchi del primo che invece che mostrare i cosciottoni, li sfinavano e allungavano.
Fare le foto per me non è stato semplice, non che mi imbarazzi particolarmente, anche se chiudevo gli spacchi quando passavano persone davanti alla vetrina, ma come sempre sono poco sciolta davanti alla fotocamera, non so dove mettere le mani, né in che posizione mettermi. Questa volta ho provato a farmi dare qualche consiglio dalle mie amiche Fashion Blogger, specialmente da Tati e Cecia, spiando le loro pose, ciononostante ogni tanto il mio fidanzato mi intimava: “Un po’ meno di legno!” e Elena e Simona se la ridevano sotto i baffi.