Alcune lettrici mi hanno richiesto un post sul dress code scolastico. Ho deciso di metterlo lo stesso nella rubrica dei dress code anche se credo che questo post tratti un argomento più ampio, andare a scuola è una guerra.
Quando io andavo alle medie andavano ancora di moda i fuseaux (non si chiamavano leggings, come mi sento vecchia!), ma una cosa non è sicuramente cambiata: a scuola si combatte la guerra per l’accettazione.
Se i genitori pensano che si tratti solo di studiare o di non farsi prendere di mira dal professore, si vede che hanno dimenticato quello che hanno passato loro o preferiscono non pensarci.
A scuola è importante essere invisibili e uguali agli altri, io ero la prima che si vestiva di grigio perché non voleva essere notata e indossava i jeans nonostante li trovasse scomodi. Per questo motivo vestirsi secondo la propria forma del corpo, piacersi e cercare la propria unicità è difficile. Non dico che non dovreste farlo, ma non me la sento di consigliare alle pere di indossare gonnelline svasate e alle clessidre un bel vestitino avvitato, farlo le renderebbe sicuramente più belle ma darebbe adito a commenti ingiustificati che in poche sono in grado di sopportare.
Meglio individuare la “divisa” della scuola e vedere con che escamotage adattarla ad ogni forma del corpo.
La divisa della scuola è composta da jeans e scarpe da ginnastica, estate ed inverno, se voi osate trasgredirla vi faccio un applauso, ma in poche ci riescono e spesso quelle poche che lo fanno sono quelle che starebbero bene anche in jeans, dato le curve quasi inesistenti. Molto spesso poi non è nemmeno possibile scegliere il modello di jeans che si preferisce. La massa ha deciso: skinny! Anche se da due anni i bootcut e flare sono tornati di moda, skinny deve essere.
Sotto: se agli skinny non c’è alternativa cercate almeno di indossarli molto scuri se siete pere o clessidre e più chiari se siete mele, triangoli invertiti o rettangoli. Nel caso in cui riusciate a scegliere un modello diverso puntate su bootcut o anche solo non stretti alla caviglia se siete pere o clessidre. In ogni caso se le vostre cosce sono morbide non fate economia sul materiale perché un Levi’s o un Meltin pot, modellano molto meglio di un jeggings di H&M.
Sopra: dato che per il torace c’è un po’ più di libertà sarà qui che si concentreranno i consigli per ogni forma del corpo. Le pere devono aumentare il volume del torace con capi aderenti e colori chiari o sgargianti, le clessidre non devono infagottare il seno sotto felpe informi, così nemmeno le triangolo invertito che però devono preferire colori più scuri. Le mele adotteranno capi dritti, scuri che superano le anche, le rettangolo cercheranno di non indossare solo capi unisex.
Se sotto siete state costrette ad indossare gli skinny ma siete costernate dall’effetto che vi fanno sulla pancia la soluzione è più semplice di quanto pensiate: magliette che arrivino a metà sedere, morbide, ma segnate in vita se siete clessidre o pere e dritte se siete mele.
Felpe: le felpe sono un capo pericoloso, non quanto i leggings ma in ogni caso non sono un capo che tira fuori la femminilità dentro di noi. La cosa importante se ci piacciono molto è sceglierle in base alla nostra forma: dovranno essere avvitate per chi ha il punto vita segnato, meglio se con la zip se avete un seno abbondante, e senza l’elastico in fondo se siete a mela. Scegliete in ogni caso felpe da donna, scartando i modelli unisex o presi direttamente nel reparto maschile.
Non c’è niente come le scarpe da ginnastica che renda il look troppo sportivo e a volte trasandato, soprattutto d’inverno, ma dato che stivali e ballerine non sono molto inflazionate a scuola ci si adatta anche in questo caso. Fate in modo che le scarpe non siano troppo trascurate, che il colore non faccia a pugni con ciò che indossate sopra i jeans, ma soprattutto prestate attenzione alle dimensioni, una scarpa grande, tipo una hogan stonerà molto sotto a uno skinny se avete le gambe fini.
Se avete timore di sbagliare, nulla vi vieta di prendere esempio dal post su come personalizzare la divisa da lavoro, infatti potete indossare sempre il solito modello di jeans, la solita maglietta basica chiara (che si adatta alla vostra forma del corpo) e colorare il tutto con sciarpe, orecchini o cinture. Vi permetterà di osare poco ma al contempo iniziare a chiedervi cosa vi piace e cosa vi dona.
Di nuovo, non sto dicendo che dovete adeguarvi a tutti i costi, ma sarebbe ipocrita da parte mia dirvi di essere voi stesse e andare contro ai giudizi altrui senza pensare a ciò che questo comporterebbe. A 30 anni magari si è abbastanza sicuri di sé da ignorare il collega che commenta il fatto che indossiamo la gonna, a 15 spesso no, oltre al fatto che forse per mancanza di educazione a 15 anni (ma anche a 11) i compagni sono più crudeli E’ meglio procedere per gradi, scegliendo i jeans con cura, discostandosi poco dallo standard imposto, che presentarsi da un giorno all’altro in look vintage anni 50.