Ogni tanto credo che la vita ti porti dove decide lei, mi ha portato a questo blog, senza che io avessi uno scopo preciso, ma se c’è una cosa che non credevo avrei mai fatto è creare un capo con le mie mani.
Quando mi è stata offerta la possibilità di imparare alla Scuola Moda Vezza però non ho esitato e ho deciso che il primo capo che avrei realizzato sarebbe stata una gonna, a ruota ovviamente.
Eccovi qui il diario fotografico delle mie lezioni:
Creare il cartamodello di una gonna a ruota è semplice, basta la misura del punto vita, quello che è un po’ più delicato e laborioso è il cinturino. Sara ha creato il modello sotto i miei occhi, e io lo conservo per poter cucire altre gonne con lo stesso modello e diverso tessuto o fantasia.
I passaggi sono stati tanti ed è quasi impossibile descriverli tutti, anche perché, soprattutto per quanto riguarda il cinturino, sono sicura di essermene dimenticata qualcuno e alla prossima gonna dovrò chiedere ripetizioni. Provo ad appuntarvi i fondamentali:
- Appuntare il tessuto al cartamodello, per niente facile come sembra.
- Tagliare il tessuto, con la forbice usata solo per il tessuto e facendo sforbiciate lunghe per fare meno micro tagli
- Imbastire con punti molli le due metà della gonna. Serviranno come segno per l’imbastitura vera.
- Posizionare la cerniera ed imbastirla, la mia è stata posizionata sul lato, abbastanza corta per infilarla dalla testa. Per infilarla da sotto avrei dovuto farla lunga come metà gonna, e avrebbe stonato. Gioie e dolori di essere una pera.
- Cucire le due metà della gonna insieme, ho scoperto di essere abbastanza precisa con la macchina da cucire, ma con il punto zig zag (per evitare che si sfilaccino i bordi), sono un disastro.
A quel punto la gonna in se era anche quasi fatta, orlo a parte, ma il cinturino ha richiesto tutte le mie capacità da principiante.
Abbiamo deciso di utilizzare il canetè per rendere il cinturino rigido. La difficoltà è stata quindi imbastire il canetè con il tessuto, senza che facessero grinze data la diversa elasticità. Una volta fissato alla gonna però e imbastito per bene, cucirlo è stato anche abbastanza semplice, ma poi sono dovuta passare all’orlo.
Perché una gonna a ruota è davvero una ruota, con un raggio molto ampio dato che ho deciso di farla arrivare appena al ginocchio, così mi sono messa con molta pazienza a guardare per la prima volta My fair lady e imbastire il mio orlo, ripiegando in tre ogni pezzettino di quel tessuto scivoloso.
Alla fine, restava solo l’asola, ma la macchina da cucire tecnologia che hanno alla Scuola Moda Vezza ha il piedino apposta per farla. Così basta prendere la misura del bottone e lasciare che si crei da sola, il difficile poi è aprire l’asola senza bucarsi una mano con l’apriasola o tagliare tutto il tessuto.
Ecco, la mia gonna è finita, e vi prometto che la vedrete anche indosso a me, dato che l’assistente della scuola si è anche offerta di farmi da fotografa. Ma ho ancora da completare il mio abito anni 50 fucsia che era stato imbastito nella lezione dimostrativa, quindi sono ansiosa di migliorare, e soprattutto di andare a caccia di stoffe per riempire l’armadio di gonne per la mia estate. Potrete seguire i miei progressi e quelli delle altre allieve anche sugli account di instagram e facebook della Scuola Moda Vezza.
scuola moda vezza su instagram |
scuola moda vezza su instagram |